Manifestazione_sinistra

Al lavoro per ritrovare la comunità di sinistra. Il Paese ne ha bisogno

Si svolgeranno, il prossimo fine settimana, le Assemblee provinciale delle forze di sinistra che daranno vita ad una lista unica per le prossime elezioni politiche.
Spero in una massiccia partecipazione, non solo di attivisti delle formazioni politiche, ma anche di elettori delusi, di militanti che hanno abbandonato, di cittadini che lavorano nel volontariato e nell’associazionismo, di persone che si sono impegnate, un anno fa, a difesa della Costituzione. Se la sinistra intende recuperare all’impegno chi non si reca più alle urne e chi esprime un voto non convinto per mancanza di alternative, deve avere l’umiltà di ascoltare, di raccogliere il malessere , di proporre argomenti in grado di suscitare emozioni e di garantire democrazia e partecipazione.

L’elettorato di sinistra che io conosco ha una sensibilità sulle tematiche di interesse collettivo. Non si rimette in cammino se ad esso si propone un cartello elettorale. Si mobilità se è convinto che vale la pena spendersi per un futuro diverso da quello che ci riserva la situazione attuale. In Emilia Romagna, terra di antiche tradizioni democratiche, per il Presidente della Regione vota il 37% delle persone. L’anno successivo, nella stessa Regione, si racano alle urne il 74% degli aventi diritto. Il doppio. Sulla modifica sbagliata della Costituzione si è sviluppato uno spirito patriottico. Il tema ha appassionato ed ha impegnato le migliori energie del paese. Oggi, pur di fronte a pericoli per la democrazia e all’arretramento delle conquiste sociali, manca lo stesso livello di mobilitazione. Viviamo in un paese sempre più ingiusto verso i ceti più poveri. In Italia aumentano le povertà, diminuiscono i diritti, cresce la disoccupazione giovanile. I Governi di questi anni sanno essere forti con i pensionati e deboli con le banche. Da noi succede sempre più spesso che le persone non si curano per mancanza di mezzi. La domanda che tormenta tanti di noi è:come mai la sinistra non intercetta le tante persone che vivono in condizioni di difficoltà? Ecco il punto. La grande sfida che è davanti a noi è la capacità di riportare a sinistra chi preferisce astenersi o chi vota una forza per protesta o per mancanza di altre offerte politiche.

Le Assemblee di MdpPossibile e Sinistra Italiana devono aprire le porte a tutti quelli che condividono la necessità da dare una casa comune alla sinistra italiana. Io ho qualche perplessità su modalità che rischiano di non garantire tutto il popolo della sinistra che non è organizzato nelle attuali formazioni. Chiarisco: l’intesa tra Mdp, Si e Possibile è una grande novità. Un indubbio passo avanti. Ma guai a dare l’idea tutto si svolge tra pochi attori. C’è una sinistra che si è allontanata dal Pd e c’è una sinistra fuori dalle attuali sigle. E ci sono tante espressioni del mondo cattolico, dell’ambientalismo, del civismo, della grande galassia del volontariato gratuito e disinteressato che potrebbero rappresentare i nostri compagni di viaggio. Spero che leader nuovi e coinvolgenti come Fratoianni, Speranza e Civati, importanti uomini delle istituzioni come Enrico Rossi e Antonio Bassolino e personalità di indubbio prestigio come Pietro Grasso, sappiano dialogare, includere, coinvolgere di più i tanti mondi che prima ho richiamato. Apprestiamoci a partecipare agli incontri provinciali e nazionale con spirito di servizio, disponibili all’ascolto, senza volontà egemoniche. Il paese ha bisogno di una comunità di sinistra, non di una somma di bandiere. Proviamo a guardare oltre le prossime scadenze elettorali e a dare vita ad una formazione di sinistra con una chiara identità socialista.

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