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Boldrini, Grasso, Rossi, Bersani: Sciogliere le organizzazioni neofasciste

Silvio Berlusconi a “Che tempo che fa” (Rai 3) ha sostenuto: “Il fascismo è morto e sepolto. Il preicolo è l’antifascismo dei centri sociali“, ripetendo che “il caso di Macerataè stato il gesto di un singolo fuori di testa che ha agito per conto suo“. Chiedere, in campagna elettorale, all’allenza di destra (Berlusconi, Salvini, Meloni) di sciogliere i movimenti fascisti appare tempo perso.

Ma di fronte alla chiusura e alle sottovalutazione della destra, stanno aumentando le voci di chi chiede, invece, lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste. A dare la spinta alla campagna la presidente della Camera Laura Boldrini, canditata di Liberi e Uguali alle prossime elezioni. A dire il vero non è la prima volta che Boldrini pronuncia parole preoccupate sul tema dei rigurgiti neofascisti e proprio per questo è stata personalemnte attaccata. L’altro ieri, a Milano, di fronte al murale “Niguarda antifascista” di via Majorana, dedicato alla partigiana Gina Galleotti Bianchi, uccisa il 24 aprile 1946, che si è dovuto ridipingere dopo essere stato più volte imbrattato con svastiche, croci celtiche e scritte inneggianti a Forza Nuova, Laura Boldrini ha pronunciato parole inequivocabili: “I gruppi che si ispirano al fascismo vanno sciolti. Non c’è posto per loro nel nostro Paese, nella nostra Repubblica che è antifascista“. Ecco il video la dichiarazione:

Proprio oggi sul muro del cimitero di Buoconvento (provincia di Siena) è apparsa la scritta “Traini docet“, che inneggia a Luca Traini, il protagonista del raid razzista e fascista di Macerata.

Dire che l’antifascismo è pericoloso è un’offesa alla nostra Costituzione. Ricordo a Berlusconi che
la nostra Costituzione è antifascista ed è nata dalla Resistenza“, dichiara Laura Boldrini ospite di SkyTG24. “Poi – aggiunge – chi usa violenza sbaglia e va perseguito“.

La presidente della Camera, sempre del corso dell’intervista a SkyTg24, su questo tema, a proposito di gruppi che innegiano al fascismo presenti sul social network di Menlo Park, chiama in causa Facebook: “Credo che Facebook – sostiene – stia perdendo il controllo del meccanismo che nasce per mettere insieme le persone, per condividere, ma sta diventando qualcosa di diverso. Lo stesso Zuckerberg ha detto che forse questa cosa sta andando oltre le aspettative, ha anche ammesso un’influenza nelle elezioni Usa, ci sono inchieste in corso al Congresso americano, si parla di interferenze pesanti di altri Stati. In Italia si sta evincendo anche adesso che ci sono soggetti terzi che stanno cercando di influenzare, attraverso la produzione di centinaia di tweet, l’opinione pubblica“.  “Io – racconta – scrissi a Zuckerberg dicendo che per noi l’apologia di fascismo è reato e che certe pagine dovevano essere chiuse. La risposta è stata molto deludente: mi dissero che hanno policy internazionali e che non sempre sono tenuti ad applicare le legislazioni nazionali. Come a dire che fascismo e nazismo possono essere definiti fenomeni nazionali mentre sono state tragedie globali. Una risposta insoddisfacente“. “Penso – è il parere di Laura Boldriniche bisogna mettere questi giganti della rete di fronte alle loro responsabilità: non sono autostrade dove i messaggi passano, ritengo che debbano essere considerati media company, con tutto quello che ne consegue. Perché altrimenti c’è anche una concorrenza sleale nei confronti delle testate giornalistiche, che sono tenute a osservare le regole del giornalismo“.

La posizione di Laura Boldrini è pienamente condivisa dal leader di Liberi e Uguali Pietro Grasso, che da Bologna, ad una inizizativa di LeU con studenti, doTtorandi e precari dell’università, dichiara: “Condanniamo qualsiasi violenza che possa essere vista sotto il profilo del fascismo o del razzismo. Quindi, sotto questo profilo, condivido la posizione della presidente Boldrini che condanna tutte quelle manifestazioni che possano essere valutate come una ricostituzione del partito fascista, con l’invito a sciogliere eventuali formazioni e associazioni di questo tipo“. E per quanto riguarda gli scontri con le forze dell’ordine scoppiati venerdi’ scorso, nel capoluogo emiliano, nel corso del corteo dei centri sociali contro un comizio di Forza Nuova, dice: “Noi condanniamo comunque la violenza da qualsiasi parte avvenga“.

E’ una condivisione che coinvolge tutto il movimento di Liberi e Uguali. Parole non meno chiare di condivisione arrivano anche dal Presidente della Toscana Enrico Rossi, che scrive: «Cosa si aspetta a sciogliere le organizzazioni neofasciste? Cosa si aspetta a dare attuazione alla XII disposizione transitoria della Costituzione italiana? Laura Boldrini e Pietro Grasso hanno ragione, bisogna mettere fuorilegge tutte quelle formazioni che istigano all’odio, al razzismo, al fascismo. C’è troppa indulgenza verso i fascisti del terzo millennio, verso gli eredi politici dello stragismo nero, verso i suprematisti di casa nostra. L’Osservatorio sui nuovi fascismi e la xenofobia, istituito dalla Regione Toscana, conta già sin troppi episodi preoccupanti, l’ultimo proprio questa mattina a Buonconvento (SI) dove è comparsa una scritta inneggiante a Luca Traini. Chi dice che l’antifascismo è pericoloso calpesta la storia e la vita di migliaia di donne e uomini che sono morti per fare dell’Italia un paese democratico. Chi dice che l’antifascismo è pericoloso vada a Sant’anna di Stazzema, a Monte Sole, alla Risiera di San Sabba, alle Fosse Ardeatine. Sciogliere queste formazioni è un passo necessario, così come resta fondamentale per tutti i partiti politici e le istituzioni tenere viva e pulsante una cultura diffusa dell’antifascismo, valore fondante della nostra Carta e della nostra Repubblica»

Oggi Pierluigi Bersani è stato a Forno, frazione di Massa, per portare il suo omaggio al cippo in ricordo della strage fascista del 13 giugno 1944: “Con questa visita oggi – ha dichiarato – metto insieme diverse sensazioni e rimango ancora più convinto che in Italia stiamo esagerando: I fascisti in Italia non possono partecipare alle elezioni, se non è chiaro bisogna chiarirlo con una legge, perché noi abbiamo una religione civile, che si chiama costituzione e chi è fuori è fuori. Vedendo i luoghi della memoria mi viene in mente soltanto da dire ”adesso basta”“.

Condivide la richiesta di Laura Boldrini il sindaco di Milano Giuseppe Sala:  “Sono d’accordo con Laura Boldrini” quando dice che tutti i gruppi e movimenti che si ispirano al fascismo vanno sciolti. Invece non sono d’accordo con chi dice, come Berlusconi, che non ci sia un reale pericolo. Perché il reale pericolo non è legato solo alla presenza di ‘Mussolini’, il reale pericolo c’è se si fomentano i giovani”. Per cui, secondo Sala “non bisogna drammatizzare ma che non ci sia pericolo non è assolutamente vero“.

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