Enrico Rossi Serena Spinelli

Enrico Rossi e Serena Spinelli, nasce Art.1-Mdp nel consiglio regionale della Toscana

“Sono uscito dal Pd, non ci rientro, sto molto bene così e sto costituendo un gruppo MDP in Consiglio
regionale della Toscana“. Il Presidente toscano Enrico Rossi parla con i giornalisti a margine della riunione del Consiglio regionale convocato per l’approvazione del Piano Regionale di Sviluppo. L’atto che segna il percorso della legislatura a maggioranza Pd, che da monocolore, dopo le elezioni del maggio 2015, diventa coalizione, a seguito della decisione del Presidente Enrico Rossi di lasciare il Pd e fondare, insieme a Roberto Speranza ed Arturo Scotto il nuovo gruppo “Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista”. Ma Rossi non sarà solo: di Art.1 farà parte anche la consigliera Serena Spinelli.

“Aderisco a Articolo 1-Movimento democratico e progressista“, perché, dice, “fare la sinistra non vuol dire rispolverare vecchi cimeli, ma al contrario affrontare, oltre ai problemi urgenti, le sfide della contemporaneità e dell’innovazione”. “Non esiste una sinistra innamorata della sconfitta e una che invece vuole vincere. Esiste una sinistra che possiede gli strumenti per affrontare le sfide del nostro tempo”. “Continuerò a rappresentare al meglio il mio territorio all’interno delle politiche regionali: nel Pd – dichiara Spinelli – non c’era più aria. Insieme ad altri ho provato a chiedere che si aprissero le finestre, ma non è andata così”.  A far scattare la molla un incontro organizzato alla Casa del Popolo delle Sieci (frazione di Pontassieve), “con le persone che, con il loro sostegno e la loro fiducia, hanno reso possibile il mio attuale compito di consigliera regionale della Toscana. C’erano circa settanta persone, una bella atmosfera e, ovviamente, anche alcune posizioni diverse, come è giusto che sia”. “Nel Pd – prosegue Spinelli – è impossibile riconoscersi nella sinistra, che dialoga con le associazioni, con il terzo settore, con i sindacati, con il mondo della scuola, delle università e della cultura, e che rappresenta una grande forza forza popolare, radicata nella società e nei territori”. “Una sinistra aperta e plurale e la possibilità di costruire un dibattito, di porre dei temi, di elaborare un pensiero politico, di costruire progetti sui territori è praticamente scomparsa, e anche la partecipazione e il coinvolgimento degli iscritti e dei circoli si è ridotta a raccolte di firme e appuntamenti elettorali. Il tutto descritto come uno scontro ostinato dei “gufi” contro gli “illuminati”.

Spinelli precisa che il Pd non sarà un avversario politico “perché gli avversari sono la destra e il populisno sfascista”. “E dentro o fuori dal Pd mi troverete sempre dalla stessa parte, dalla parte di chi è rimasto indietro e ha diritto di tornare al passo. E’ su questo che voglio continuare a basare il mio impegno e la mai passione politica”. “Perché adesso – conclude Spinelli – l’alternativa c’è ed è per questo che insieme alle tante emozioni di questi giorni, sento anche l’entusiasmo delle nuove sfide”.

Cosà cambierà con la formazione del Gruppo “Art.1-Mdp” in Consiglio Regionale? “Non credo che cambiera’ nulla”, risponde Antonio Mazzeo, consigliere regionale e vice segretario regionale del Pd toscano. “Oggi – prosegue – approviamo il Piano regionale di sviluppo che diventerà la linea guida sulla quale ci muoveremo da qui al 2020, e vogliamo continuare a governare la Toscana anche dopo. Con grande responsabilità continueremo a fare il nostro lavoro e siamo certi che il presidente Rossi, e con esso il gruppo MDP, sara’ con noi fino al termine del mandato per portare avanti questo percorso insieme”. “La Toscana – aggiunge Mazzeo – e’ sempre stata una regione governata da maggioranze e solo in questa legislatura da un monocolore. Con un po’ di dispiacere riprenderemo l’esperienza di maggioranze fatte di più partiti. Ci hanno votato 700 mila toscani e noi dobbiamo pensare a loro e non alle dinamiche interne”.

Si va dunque avanti, affrontando insieme, Giunta e Consiglio Regionale, i problemi. Come si è fatto per il Piano di sviluppo regionale. Un rapporto a cui sono “inchiodati” Rossi, Giunta e maggioranza Pd e Art.1-MDP.

Ieri Enrico Rossi a gli chiedeva  se si sentisse in bilico come Presidente della Giunta regionale della Toscana, aveva risposto: “Io non sono affatto in bilico e continuerò a lavorare. Non e’ che dismetto: sarò sulla politica nazionale, nel mio partito, in questo movimento che stiamo creando, e continuerò a lavorare di più sulla Regione Toscana, con la mia competenza, con il mio impegno, e su questo non mi fermerà nessuno”. “Voglio continuare ad avere una posizione nazionale, a dire la mia e a lavorare per la Regione essendo stato regolarmente eletto dai cittadini. Lavorerò con ancora più determinazione per la Regione, con passione”. “Sono un presidente regolarmente eletto” e “le mie intenzioni sono quelle di dire quello che penso liberamente a livello nazionale”.

Ma se ” voglio fare il pugno, faccio il pugno, se voglio cantare ‘Bandiera rossa’ e ‘La Locomotiva’, le canto.
E se mi viene la voglia canto anche ‘L’Internazionale’”. “Da troppo tempo quello che é di sinistra viene messo in un angolo, viene calpestato, viene irriso. Ci si scaglia in modo pesante, si aggredisce ciò che é di sinistra. Adesso basta”.

Rossi annuncia anche che, una volta regolarizzati tutti i conti (è stato funzionario per circa 30 anni, dal 1985, prima del Pci, poi del Pds, dei Ds e infine del Pd, non sarà più funzionario del Pd di Pisa: “Sono in attesa – spiega – che l’Inps faccia il resoconto per quanto riguarda i contributi”. “Ho sempre pagato al Pd il mio contributo e liquiderò la parte che rimane. Mi piacerebbe sapere se tutti hanno pagato tutto, ma questo e un problema del Pd, ormai non mi riguarda più″. Dal punto di vista pratico, per perfezionare le dimissioni da funzionario di partito, Rossi attende di fare il calcolo dei contributi per la pensione figurativa. “Appena l’Inps mi fornirà questi dati, faro quello che devo fare”. “Sono uscito dal Pd e non ho assolutamente intenzione di rientrare, perché – ribadisce – sto meglio, dal punto di vista fisico e mentale, perché posso dire quello che penso, posso fare le battaglie nelle quali credo, credevo e continuerò a credere anche per il futuro. E trovo tanti in giro che hanno lo stesso sentimento”. Al punto che “non faccio in tempo a salutare tutti quelli che hanno questo mio stesso entusiasmo”.

Nella foto di copertina: Enrico Rossi e Serena Spinelli, il nuovo gruppo “Articolo1-Movimento Democratico e Progressista” nel Consiglio regionale della Toscana

Commenti