Berlusconi_Salvini

Esaurita l’esplorazione di Alberti Casellati: solo “spunti di riflessione politica” per Mattarella. Berlusconi e Salvini al limite della rottura

La presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati ha concluso la sua esplorazione nel perimetro del Centrodestra e dei 5Stelle, affidando al presidente della Repubblica quanto emerso dai suoi incontri di questi due giorni, vale a dire (sono parole sue) soltanto “spunti di riflessione politica“. Su questi a decidere dovrà ora essere Mattarella il quale, dopo un ulteriore breve riflessione, entro lunedì farà conoscere le sue decisioni per sbrogliare una crisi politica che al momento appare sempre più aggrovigliata.

A chiudere ( tutto lascia intendere definitivamente) la strada ad un’intesa per un Governo imperniato tra Centrodestra a guida leghista e Cinque Stelle ha provveduto energicamente e personalmente proprio Silvio Berlusconi. Il quale da Larino in Molise, dove era impegnato per la campagna elettorale, non ha esitato a sparare alzo zero nei confronti del movimento grillino (“buoni a nulla disoccupati accecati dall’odio sociale, sono pericolosi” e via discorrendo) aggiungendo che Forza Italia pensa ad “un governo di Centrodestra che guardi al gruppo misto e ad esponenti del Pd” per trovare in Parlamento gli accordi e i consensi necessari a formare una maggioranza. Una soluzione che, come ha riconosciuto lo stesso capo di Forza Italia, non ha l’approvazione di Salvini e di Giorgia Meloni. Insomma è l’autorevole certificazione che la coalizione elettorale di Centrodestra non ha tenuto finora alla prova della formazione del governo.

Come ha reagito Salvini? Prima di tutto prendendosela con coloro che in ambo i campi hanno insistito nel proporre e riproporre veti incrociati, Forza Italia e Berlusconi (“non esistono partiti pericolosi“) compresi. Contemporaneamente, proponendo con decisione la sua disponibilità a metterci la faccia in prima persona per provare a trovare una soluzione che eviti all’Italia un governo tecnico alla Monti. Probabilmente in questa definizione il leader leghista include anche ipotesi che ruotano attorno al cosiddetto governissimo, che tutti includerebbe, a prescindere dai risultati elettorali. Salvini, in particolare ce l’ha, con il riferimento di Berlusconi alla ricerca di accordi e voti rivolgendosi “ad alcuni esponenti del Pd“. Ipotesi subito respinta dall’ex presidente dei deputati Pd Ettore Rosato che ha definito “sogni” quelli del leader di Forza Italia.

Il Pd, per la verità, è tuttora legato allo schema indicato da Renzi per il quale dovrà stare all’opposizione perchè così avrebbero deciso gli elettori. Insomma, al momento non esce dal suo splendido isolamento e, a sua volta, il pur dimissionario Renzi che ha ottenuto il rinvio sine die dell’assemblea nazionale sull’analisi del voto, ma ha anche già preannunciato per il prossimo autunno un’ ennesima riunione della Leopolda. Preferendo ad una discussione nel partito, un raduno ai margini del partito.

Questo è il frammentatissimo quadro politico riconsegnato a Mattarella. Il quale, stando ad autorevoli ipotesi, ha dinanzi a sè, al momento, due strade principali. La prima è un ulteriore mandato esplorativo, questa volta al presidente della Camera Roberto Fico (sul quale, hanno precisato i grillini, non esiste da parte loro alcuna riserva). In questo caso il perimetro dell’esplorazione sarebbe quella di una disponibilità o meno del Pd, la quale come abbiamo visto al momento non c’è. L’altra strada sarebbe quella di cogliere la disponibilità a metterci la faccia di Salvini. Per il quale, a quel punto, il dilemma sarebbe quello di scegliere tra la possibilità di fare un governo con i 5Stelle anche a costo di una dura e definitiva rottura con Berlusconi. La situazione, comunque, è talmente confusa (e la coincidenza con le pur limitate elezioni in Molise non aiuta) da non escludere anche altre soluzioni. Come l’individuazione di un terzo uomo. Ma qui siamo veramente ai limiti della fantapolitica.

Foto in evidenza: Silvio Berlusconi e Matteo Salvini

Commenti