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Fico: dialogo possibile cinque stelle e Pd, la cui direzione deciderà giovedì 3. In mezzo il voto del Friuli.

La palla passa alla riunione della direzione del Pd, finalmente convocata per giovedì prossimo. L’esplorazione del presidente della Camera Fico si è conclusa con il risultato di ritenere possibile che Pd e 5 stelle avviino un confronto su temi e programmi per consentire la formazione del Governo e l’avvio della Legislatura. Il via libera concreto dovrà però venire dalla prossima riunione della direzione del Pd, finalmente convocata per giovedì prossimo. Sarà quella infatti la sede per verificare se, e fino a che punto, Renzi e i suoi più zelanti sostenitori sono nella condizione di spingere i propri giochi di interdizione, in nome del postulato per il quale gli elettori avrebbero scelto per loro il destino dell’opposizione.

Risolta o avviata a soluzione la crisi di Governo? Assolutamente no, Sarebbe temerario pensarlo. Identificato il percorso per provare a risolverla? In buona parte sì. Mattarella, piuttosto che concedere un supplemento di istruttoria all’esploratore, ha preferito valorizzare i positivi risultati sin qui raggiunti e rimettere ogni decisione alle forze politiche, in particolare alla direzione del Pd. E lì torneranno in campo Renzi e la sua truppa. I quali però dovranno uscire definitivamente allo scoperto, sfidando il rischio di precipitare il Paese verso ravvicinate elezioni anticipate. Dai cui risultati proprio i renziani del Pd di ottenere più danni che successi. Per ora, tuttavia, i primi segnali dal campo renziano sembrano più risentiti che soddisfatti per la direzione verso la quale si sta indirizzando la soluzione della crisi. Resta il fatto che il presidente della Repubblica si è riappropriato del suo ruolo di dominus e arbitro,i pur concedendo altro tempo ai partiti, al Pd in particolare per prendere le proprie decisioni.

Naturalmente prima di arrivare alla direzione del Pd del 3 maggio ci sarà un altro passaggio a questo punto importante: le elezioni in Friuli. Il cui risultato potrebbe rilanciare la Lega di Salvini al centro della scena, se come dicono le previsioni il risultato friullano dovesse rafforzare il Carroccio sia nei confronti dei 5 stelle che di Berlusconi nell’ambito del centrodestra.

Non è un caso che Di Maio abbia rilanciato l’ipotesi di un intervento legislativo sul conflitto di interessi. Un modo, secondo molti per far pagare a Berlusconi, i suoi giochi di interdizione quando l’ipotesi di un accordo imperniato sull’asse Lega Cinque stelle sembrava più che praticabile. Insomma, la crisi resta ingarbugliata ma Mattarella sinora sembra in grado di tenerla in un ben delimitato e accorto percorso istituzionale.

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Foto in evidenza: Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente della Camera Roberto Fico

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