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Grasso, D’Alema, Boldrini: caro Prodi, noi non dobbiamo turarci il naso

Pietro Grasso a Bologna ad una iniziativa su Istruzione e Ricerca di Liberi e Uguali al cinema Odeon, Massimo D’Alema ospite di Circo Massimo su Radio Capital, Laura Boldrini a Sky Tg24 sono le “voci di leu” di questo lunedi mattina, a meno di due settimane dal voto.

Intanto lo streaming dell’iniziativa di Pietro Grasso a Bologna:

A Bologna, ricordiamo, l’altro giorno c’è stato l’endorsement di Romano Prodi per Paolo Gentiloni e la lista Insieme alleata del Pd.
Grasso interviene, ovviamente, su questo: “Se Renzi ha detto che bisogna turarsi il naso per votare Pd, non c’è dubbio che anche Prodi si dovrà turare il naso per votare a Bologna Casini e non certamente Errani. Questo è il risultato di una legge elettorale voluta da Renzi, Berlusconi e Salvini”. “Con questa pessima legge elettorale chiunque sostiene la lista Insieme o la lista Bonino non fa che votare Renzi e, quindi, il governo di Renzi con Berlusconi”.
E poi sull’eventualità di Gentiloni premier: “Non dimentichiamo che Gentiloni è quello che ha posto tre fiducie alla Camera e cinque al Senato per approvare una legge elettorale truffa, perché come abbiamo visto si dà un voto a una lista e si eleggono altri di un altra lista”.

Grasso, a margine dell’iniziativa ritorna sull’argomento: “Prodi – dice – ha dato l’endorsement a Giulio Santagata, quindi anche lui ha ritenuto di non vedere nel Pd un punto di riferimento”. “Il momento, per noi di Liberi e Uguali, è quello di riconoscere se stessi, i propri valori e principi, che sono stati abbandonati dal Pd. Prodi non può disconoscere suo figlio, nato dalla sua azione. Noi interpretiamo quei valori fondanti che lo stesso Prodi ha portato avanti, i valori della sinistra, i principi della lotta alla disuguaglianza sociale, di un diritto all’istruzione, di una sanità diversa, di una dignità del lavoro che è stata calpestata. Noi pensiamo di riprendere tutti coloro che sono delusi dall’abbandono da parte del Pd di questi valori”. “Questa legge elettorale perversa – continua il leader di Liberi e Ugualifa sì che a Bologna chi deve votare Pd si trova a votare Casini e non Errani, e non solo, perché anche votando liste cosiddette collegate si sa bene che si finisce per dare il voto al Pd. Questa è una legge assurda perché con un segno dai voto di lista e voto al candidato, e il candidato ti può far eleggere qualcuno che magari tu non vuoi eleggere”.
Tornando sul tema di un’eventuale coalizione di centrosinistra dopo il 4 marzo il leader di Leu ribadisce: “Dopo le elezioni si vedrà. Noi certamente non siamo disponibili ad accordi o dialoghi con la destra, e questo mi pare ovvio”.


Nella foto: Pietro Grasso, leader di Liberi e Uguali, durante l’intervento all’iniziativa di Bologna al cinema Odeon manifestyazio

Di Prodi parla anche D’Alema a Radio Capital: “Prodi dice che abbiamo commesso un errore? E’ la stessa cosa che io penso di lui”. “Non si può votare Gentiloni. La legge elettorale, che Gentiloni ha imposto con 8 voti di fiducia, prevede – fa notare – che ci sia il Pd e il capo, che si chiama Matteo Renzi, e se c’erano dubbi Renzi ha imposto delle liste con metodo padronale”.

Ma Renzi sostiene che se si vota “il partito di D’Alema” si fa perdere il Pd e il centrosinistra? “Che il Pd possa vincere le elezioni è lunare”, risponde Massimo D’Alema, che prosegue: “Io voglio ricostruire il centrosinistra unito, ma unito innanzitutto al suo popolo”. “Il Pd ha già perso a Roma, Torino e in Sicilia non per colpa nostra. I segnali ci sono stati ma non si sono volute cambiare né le politiche né la leadership e si vogliono vincere le elezioni? E’ lunare…”“Il nostro movimento – spiega D’Alema – ha un leader che si chiama Pietro Grasso. Renzi si esibisce in un gioco ineducato di definirci ‘il partito di D’Alema’. Io non mi presto a questo gioco, non ho tempo da perdere, sto qui in Salento con le persone vere”.  Votare per Leu aiuta Salvini? “E’ una sciocchezza”.  “Il richiamo al voto utile e’ una totale sciocchezza – aggiunge – perché se fosse vero nel Mezzogiorno allora non bisognerebbe votare per il Pd, diciamolo, considerando che lo scontro è tra destra e M5s… quindi sarei cauto nel dire queste sciocchezze”. “Il Pd ha reso impossibile il voto utile, non si e’ voluto il voto disgiunto. Quindi, con il proporzionale è utile votare chi rappresenta le tue idee. Noi se vogliamo esistere chiediamo il voto per Liberi e uguali”.

Se il Pd perde le elezioni, per D’Alema non è affatto scontato un governo Gentiloni: “Se il Pd perde le elezioni – dice – mi pare difficile che si possa dare l’incarico a Gentiloni con tutta la simpatia e il garbo ancora piu’ evidenti rispetto al suo predecessore”.  In assenza di una maggioranza in Parlamento D’Alema ribadisce che servirebbe un governo del Presidente: “Le alchimie non mi interessano e per sfuggire alle alchimie bisogna seguire la prassi costituzionale corretta. Se il capo dello Stato rileva che non c’e’ una maggioranza politica incarica chi ha il maggior consenso parlamentare e se non c’e’, deve individuare una persona al di sopra dello scontro politico. Serve responsabilita’”. Comunque, conclude, “questo chiacchiericcio non interessa nessuno. Noi andiamo a cercare i voti”.

E i Cinque Stelle?  “Io – risponde D’Alemaho una pregiudiziale antifascista verso chi mette a rischio la democrazia. Io dico che i Cinque Stelle non sanno governare, non che mettano a rischio la democrazia, non ha visione del futuro dell’Italia, non ha un progetto, non ha una classe dirigente, mescola temi di destra e sinistra: non mi sembra una prospettiva per l’Italia”.

Ma potreste allearvi con loro? “Noi – risponde D’Alema –  vogliamo fare alcune cose: per esempio un nuovo Statuto dei diritti dei lavoratori, in base al quale dopo un ragionevole periodo di prova non sia più possibile il lavoro precario, e che ci sia un contratto a tempo determinato. Se qualcuno vuole farlo con noi, noi lo facciamo insieme volentieri. Vogliamo un Piano di investimento straordinario per il Sud, un Piano per l’edilizia scolastica. Parliamo di questo, altrimenti la gente non si interessa alle alchimie”.

Prodi e le alleanze post voto sono temi ripresi anche da Laura Boldrini, ospite di Rai News. “Prodi secondo me – dice  –  sottovaluta quanto il Pd sia stato indisponibile a ogni forma di alleanza. Le alleanze si fanno tra soggetti che potrebbero avere pari dignità e trovino un terreno comune. Questo non è avvenuto anche per una presunzione di autosufficienza. La notizia poi è che Prodi non vota per il Pd. L’alleanza del centrosinistra dovrebbe essere su programmi, o perdiamo ulteriori elettori”.

E sulle alleanze post voto: “Sono scettica sulle alleanze post voto, è un tema che non interessa chi ancora deve votare. Quello che succederà lo vedremo con numeri alla mano e soprattutto sui temi. Se ci sarà convergenza sui temi allora si potranno unire le forze”.

E sul voto utile: “Leu dà un’alternativa a chi è rimasto deluso dalle politiche del Pd. Non è vero che Leu sottrae voti al Pd per dispetto, il Pd ha già perso i voti, noi andiamo a riempire un vuoto“.

 

 

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