Barcone di migranti

Guerra agli scafisti ed effetti collaterali

Alcuni giorni fa il ministro Minniti rivendicava la sua origine comunista, dimenticando che anche Mussolini aveva una formazione nel Partito Socialista. Non è ciò che sei stato che ti qualifica, ma quello che fai e il ministro degli interni si comporta né più né meno come potrebbe fare un ministro della Lega o di Fratelli d’Italia. Il ministro, supportato da stampa e media, scarica le responsabilità di quello che accade sulle ONG, minaccia di chiudere i porti (ricordo al ministro cosa accadde con la St. Louis, la nave carica di ebrei, che fu respinta dai porti di mezzo mondo), di cacciare le ONG dalle operazioni di salvataggio, scontrandosi peraltro con il suo collega Delrio. La stampa plaude alla Guardia Costiera Libica che ha “salvato”oltre 600 profughi per consegnarli alla galera o ai centri di detenzione dove nessuno verificherà il loro diritto al riconoscimento dello status di profughi. Saranno semplicemente tenuti lì, uomini, donne, bambini gestiti come bestie. Il ministro, come il PD, fa finta di non sapere che il traffico di essere umani non si fermerà, che la costa libica diventeraà un immenso campo di concentramento, che i migranti verranno abbandonati nel deserto dove moriranno, come già accaduto in passato. I mascalzoni che gestiscono il fenomento incassano soldi da chi cerca la salvezza e non si preoccupano se questi ultimi muoiono. Non contento di tutto questo il governo ci ha messo le navi da guerra ed è, lo dico a Bersani, un governo che si proclama di centro sinistra.

Roberto Saviano ha affermato che il rifiuto di alcune Ong di accettare la presenza di agenti armati dello Stato italiano sulle loro navi nel Mediterraneo dipende dai loro principi: Medici Senza Frontiere, come è noto, non accetta la presenza di armati di nessuna parte dove opera.
Galli della Loggia, personaggio che assume sempre più le caratteristiche di guardiano del potere, si è lanciato contro Saviano, ricordandogli che lui dovrebbe stare dalla parte della polizia visto che gode della protezione della stessa. Quando un intellettuale ricorre ai metodi di Salvini e Meloni, ci sarebbe già da farsi venire il voltastomaco. Ma il professore non si ferma qui e afferma che dato che nel Mediterraneo non c’è guerra, ma solo un traffico di esseri umani gestito da affaristi senza scrupoli, le ONG devono scegliere tra la legalità e l’illegalità.
In un colpo solo Galli della Loggia fa scomparire ogni aspetto umanitario, cancella gli oltre 60 mila migranti salvati in mare da Medici Senza Frontiere, i 25 mila morti nel Mediterraneo, i morti nel deserto, cimiteri di una guerra più subdola: quella dei poveri, dei diseredati, degli ultimi per la conquista di una dignità di vita. Galli della Loggia dimentica le tragedie nel Mediterraneo quando non operavano le ONG e rimpiange le morti in mare? Ce lo dica e ci metteremo l’anima in pace collocandolo tra i tanti che di “restare umani” non hanno nessuna voglia.

Su Repubblica Massimo Giannini parla del silenzio della Sinistra. Purtroppo questo silenzio c’è e pesa come un macigno. Pesa la mancata pronuncia sull’invio delle navi sulla costa libica, il silenzio sulla sorte dei migranti ripescati o riportati a terra dai libici, il tacere sulla violazione dei diritti e della legalità nei campi di detenzione libici. Soprattutto manca la capacità di pensare ad altre soluzioni che tengano conto soprattutto dei diritti umani. Possibile che quella di Minniti sia l’unica soluzione? Perchè quando ci sono state chieste le navi, se mai è accaduto, nessuno ha chiesto come contropartita la presenza UNHCR nelle strutture di detenzione libiche e l’attivazione di corridoi umanitari verso l’Europa per gli aventi diritto di asilo? E perchè la sinistra non ha detto una parola sul Codice europeo accolto da Minniti senza contropartita alcuna? Solo pochi intellettuali, tra i quali Saviano, Manconi, Erri De Luca, padre Zanotelli, si sono schierati apertamente a sostegno delle ONG che si cerca di far passare come i responsabili dell’invasione che non esiste. Siamo ormai alla degenerazione della politica, quella che si fa danzando sui cadaveri, come accadeva durante il nazismo, il fascismo, il trentasette staliniano. 
La cosa che fa più schifo è però l’ipocrisia di chi non vuole vedere la gente che muore o piuttosto che muoia lontano senza disturbare, il silenzio e la complicità dei media, pronti a fare da cassa di risonanza alle iniziative di governo. La “guerra ai trafficanti”, come la chiama la stampa, ha effetti collaterali che sono i cadaveri di uomini donne e bambini, le torture, le botte nei campi di detenzione libici. E presto ci accorgeremo che gli scafisti si metteranno d’accordo con i libici per proseguire il loro sporco lavoro.

Ecco un banco di prova della sinistra che si vuol far nascere, un banco di prova per chi crede di poter dialogare con il PD di Renzi, del sindaco di Codigoro, di tutti quelli che hanno fatto proprio quell’ipocrita “Aiutiamoli a casa loro”. Forse dovrebbero vederla la loro casa e smetterla di blaterare idiozie.
Una sinistra che dovrebbe sollevare una questione davanti alla Corte di Giustizia Europea: si può impedire a chi ne ha diritto di vedersi riconosciuto il diritto di asilo? E tutti e a tutti i livelli dovrebbero andare a rileggersi  l’articolo 10 della nostra Costituzione: “Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge”.

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