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La storica vittoria dei metalmeccanici tedeschi

Traduzione dell’articolo di Cécile Boutele pubblicato su Le Monde con il titolo “Allemagne : un premier pas vers la semaine de vingt-huit heures dans la métallurgie” (6 febbraio 2018).

Il sindacato IG Metall e gli industriali tedeschi sono riusciti a raggiungere un accordo sugli stipendi e l’orario di lavoro nella notte fra lunedì 5 e martedì 6 febbraio, dopo un’escalation delle lotte la settimana scorsa. Nel Land del Baden-Württemberg, che funge da regione pilota per tutta la Germania, il sindacato ha ottenuto un aumento dei salari del 4,3% e il diritto per i lavoratori di ridurre la loro settimana lavorativa a 28 ore. In cambio, i proprietari potranno chiedere a più dipendenti di lavorare 40 ore, contro le 35 attuali.

La decisione mette fine a una delle più lunghe maratone di negoziati del decennio, dopo un’ultima tornata di discussioni che è durata tredici ore, nella notte fra lunedì e martedì.

La settimana scorsa, mobilitate dal sindacato, più di 250 aziende avevano organizzato scioperi di un’intera giornata, che avevano riguardato tutta la Germania. […]

Le due parti hanno negoziato un lungo periodo di tranquillità: l’accordo raggiunto si estende su 27 mesi, fino al 31 marzo 2020. Prevede un aumento sostanziale delle retribuzioni, uno dei più alti mai raggiunti negli ultimi anni, al 4,3%. Inoltre, i lavoratori riceveranno dei bonus mensili.

Il punto più delicato dei negoziati – la discussione sull’orario di lavoro – si è concluso con l’accordo di andare nella direzione di rafforzare la flessibilità. I dipendenti saranno in grado, come richiesto, di ridurre il proprio orario di lavoro fino a 28 ore settimanali per un periodo di due anni a partire dal 2019, ma in genere senza compensazioni retributive. Solo alcune categorie di dipendenti – quelli che hanno bambini piccoli, che hanno bisogno di prendersi cura dei genitori anziani non autonomi o che svolgono un lavoro usurante – potranno chiedere di convertire gli aumenti di salario pianificati in giorni di congedo aggiuntivi.

Gli industriali hanno ottenuto una vittoria su un punto importante: l’allentamento delle regole sulla limitazione a 35 ore dell’orario di lavoro. È stato praticato in alcuni settori dell’industria (metallurgia, elettronica, etc.) dopo gli accordi salariali del 1995. Il superamento dell’orario di lavoro settimanale è stato finora rigorosamente regolamentato: gli accordi prevedevano che massimo il 18% dei lavoratori della stessa azienda potesse lavorare 40 ore a settimana. Questa limitazione sarà notevolmente allentata. […]

Il 4 prima della virgola fa male”, ha commentato Stefan Wolf, il direttore del Südwestmetall, la federazione d’industriali del Bade-Wurtemberg. Tuttavia, ha accolto favorevolmente il fatto che la durata dell’accordo “permetta alle imprese di organizzarsi”.

Dal punto di vista sindacale, il responsabile regionale dell’IG Metall, Roman Zitzelsberger, valuta positivamente il fatto che il sindacato abbia ottenuto dei risultati su tutti i punti essenziali. “Abbiamo dimostrato che possiamo negoziare su questioni difficili in modo ragionevole”, ha sottolineato. […]

L’accordo si applica inizialmente solo ai 900.000 dipendenti del Land del Baden-Württemberg, nel sud-ovest del paese. Ma i negoziati che si sono conclusi servono, in linea di massima, come base per le altre regioni. Queste devono concludere il proprio accordo locale, che può differire leggermente da quello ottenuto martedì mattina.

IG Metall ha ottenuto un’importante vittoria simbolica, e ha dimostrato sia il proprio potere contrattuale, sia la propria capacità di mobilitazione. I passi in avanti sull’orario di lavoro e sui salari potranno ispirare altri settori – come il pubblico, l’industria chimica, quella delle costruzioni, etc. – che dovranno negoziare nei prossimi mesi i propri accordi collettivi.

(Foto: Lino Mirgeler/dpa/AFP/Archives)

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