Pietro_Grasso

Lo sguardo lungo che serve a Liberi e Uguali, nessun “frontale” col Pd

Le interviste di Rossi e di D’Alema hanno sollevato un bella discussione fra i compagni e compagne che leggono e scrivono sull’ “Argine”. Vorrei dire la mia. Eccola.
Pd e LeU sono formazioni diverse, anzi nettamente diverse che vivono nello stesso campo elettorale. Io non voto il Pd e ho dubbi su LeU (leader magistrato, sua elezione estemporanea, tendenziale linea giustizialista) che pure voterò.
Il tema, però, non è ciò che farà ciascuno di noi né ciò che ciascuno di noi ritiene possa essere il partito che trarrà l’Italia da questa crisi. Io continuo a pensare che se non nascerà un partito di rango socialista in grado di mettere in discussione i fondamentali dell’economia di mercato all’italiana non usciremo mai dai nostri guai.

Tuttavia, nel frattempo non possiamo restare con le mani in mano. Il partito di Grasso può dare un asilo alla gente di sinistra ma questo asilo non può essere un recinto chiuso in cui ci difendiamo e respingiamo gli impuri. Rossi dice che ormai fra noi e il Pd le differenze sono chiare e che è inutile fare una campagna elettorale solo sul queste differenze. Rossi dice anche che nei collegi senza desistenze o candidature fasulle possiamo trovare un modo politico per non combatterci, ad esempio combattendo la destra.

(Massimo D’Alema ed Enrico Rossi)

Infine è logico pensare che in un momento in cui il Pd è alle pezze non è ragionevole he l’altro partito di sinistra maramaldeggi mentre è normale che offra agli elettori del Pd un asilo contoro il comune nemico grillino e di centro destra. Il “frontale” col Pd estremizza contro di noi gli elettori del Pd, una posizione diversa e ragionevole può attrarli. Bisogna avere lo sguardo lungo e pensare non solo all’oggi, elezioni, ma anche al domani. Enti locali, ius soli e antifascismo sono terreni comuni.

D’Alema ragiona su scenari possibili. Ci sono solo due scenari credibili. Uno è un accordo fra Grasso e Di Maio. Forse a Bersani e ai bersaniani piacerà. Io mi opporrei con tutte le forze. L’altro è accettare che per un breve periodo, anche il tempo per rifare la legge elettorale, ci sia un governo tecnico che si possa votare alla condizione che faccia anche alcuni provvedimenti sociali e una politica estera nazionale e dignitosa. Non è l’inciucio, termine che non vuol dire nulla, ma vivere in questo mondo.

Nella foto di copertina: Pietro Grasso mentre presenta il simbolo di Liberi e Uguali

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