Mariano

Mariano Paolozzi: Articolo Uno per restituire un sogno

Perché Articolo 1-MDP? Perché c’è un grande, disperato e condiviso bisogno di SINISTRA. Una sinistra nuova, che sappia fare quello che avrebbe sempre dovuto fare: interpretare, rappresentare, organizzare, proporre, cambiare. E dare una speranza di giustizia e di libertà.
A 27 anni ho preso armi e bagagli, un po’ di esperienza politica maturata nei miei anni di formazione, di impegno civile e politico, tanto entusiasmo ed ho pensato: “Perché no?”
Perché non provare, insieme a tanti altri ragazzi e vecchi militanti, a contribuire a delineare e dare vita ad una forza politica in grado di restituire vigore e senso alla parola “sinistra”? Ed allora, insieme ad Alessandro, giovane professore di Napoli, insieme a Martina, studentessa di Giurisprudenza, insieme ad Andrea, giovanissimo studente di Scienze Politiche, insieme ad Aldo, presidente ANPI di Bagnoli, insieme ad Elisabetta, esponente politica della sinistra napoletana, insieme ad Eduardo, Francesca, Mario, Attilio, Andrea, Luisa, Michela, Massimo, Mario, Ernesto, Rosario, Francesco, Salvatore, Mario, Dina e tanti, tanti altri, ci siamo lanciati, con passione, in questa nuova avventura.
Pochi giorni fa, ho buttato giù due righe, con tanta “arrogante” umiltà e un po’ di spregiudicatezza. Ecco cosa vorrei che fosse, con Articolo 1, la nuova sinistra:

Compito di una nuova sinistra è quello di costruire orizzonti ideali e ridare speranza, a tutti coloro che la globalizzazione ha lasciato indietro, soprattutto alle nuove generazioni smarrite di fronte ad una società ogni giorno più iniqua, ad un mondo del lavoro nel quale il lavoratore è sempre più precario, sradicato, spesso privato dei diritti fondamentali e senza un futuro ragionevolmente certo.

Compito di una nuova sinistra è difendere e recuperare i valori e le ispirazioni della sinistra tradizionale messi in soffitta nel nome di presunte leggi del mercato e accogliere la sfida della cosiddetta fine del lavoro tradizionale per provare a costruire una nuova civiltà del lavoro fondata su parametri totalmente diversi e ancora da definire.

Compito di una nuova sinistra è lottare per la redistribuzione della ricchezza attraverso la redistribuzione del lavoro, attraverso il recupero sociale degli immensi profitti che la tecnologia favorisce. Sarà il punto centrale di una nuova concezione dello stato sociale: tornare ad assicurare il diritto al lavoro, alla salute e all’istruzione in un orizzonte non assistenzialista di rispetto e garanzia della dignità di ciascun individuo.

Compito di una nuova sinistra è fronteggiare la crisi della democrazia connessa alla destrutturazione sociale dell’era tecnologica del post-mercato senza inseguire vecchi e nuovi populismi, di destra come di sinistra. E’ questo il solo modo per fronteggiare la recrudescenza di una destra sempre più cupa, più aggressiva che ha saputo occupare, demagogicamente, lo spazio abbandonato da un riformismo di governo che aveva esaurito la pur importante funzione svolta alla fine del secolo scorso.

Compito di una nuova sinistra è quello di restituire al web il suo originario spirito di libertà e di partecipazione, combattendone tutte le forme di inquinamento e di degenerazione sintetizzabili con la cosiddetta post-verità di cui si nutrono le forze politiche illiberali e antisociali che sfruttano la libertà del mondo di internet per trasformarlo nel mondo delle falsificazioni e, spesso, della violenza.

Compito imprescindibile, dunque, di una ricostruita sinistra è quello di riportare lo Stato nelle periferie degradate dalla sua assenza; rilanciare la rappresentanza democratica; promuovere nuove forme di partecipazione attraverso la ricostruzione e la valorizzazione dei corpi intermedi: enti locali, sindacati, partiti, associazioni. E’ quello di immaginare nuove forme transnazionali di aggregazione sociale e politica, per governare la globalizzazione, per cogliere le opportunità offerte da un mondo sempre più connesso sconfiggendo la paura, a volte reale altre volte strumentale, ricordando che grandi drammatiche questioni, dall’inquinamento globale all’esaurimento delle fonti di energia, dalla desertificazione all’accesso all’acqua, per cui già si combattono guerre fratricide, non si possono risolvere in un solo paese. Compito di una nuova sinistra, ancora, è quello di ricordarci che siamo una comunità di destino.

Compito di una nuova sinistra, oggi come sempre, è restituire un sogno, se si vuole un ideale, ai tanti che desiderano vivere in un mondo più giusto e più libero. Ripensarsi e ricostruirsi a partire da un nuovo orizzonte, più ampio, più aperto, se si vuole più rischioso ma certamente più entusiasmante e generoso.

Nella foto di copertina: Mariano Paolozzi

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