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Mussolini e il fascismo non hanno fatto cose buone

Mercoledì scorso, nel pomeriggio, nella periferia di Parigi due adolescenti di 15 anni hanno aggredito un quasi loro coetaneo di 8 anni perché portava la kippah, il classico copricapo ebraico.
Ieri, 1 febbraio, nella notte alcuni sconosciuti hanno imbrattato un muro di San Vincenzo (provincia di Livorno) con scritte inneggianti al fascismo.
Non è difficile capire che la matrice di entrambi i gesti è la stessa. Il caso parigino è più grave perché ne è andato di mezzo un bambino, ma i nostalgici nostrani nutrono gli stessi sentimenti antisemiti, anche se non ne fossero pienamente a conoscenza.

Chi si attarda da noi, e non sono pochi e, talvolta portano anche giacche di uomini “democratici”, nel ricercare le “cose buone” fatte dal Duce, come minimo o è ignorante perché tutte le iniziative prese durante il Regime anche quelle che sembrano positive, erano motivate da una volontà perversa, o è in malafede.
Ad esempio per chi se lo fosse dimenticato la protezione della maternità non era giustificata dal rispetto per le donne ma dalla volontà di divenire una nazione numericamente numerosa per avere un esercito degno di una grande potenza. Mussolini puntava a quello quando difendeva la maternità, a disporre di soldati da far morire in battaglia per le sue insane mire espansionistiche.

I due episodi, quello di Parigi e quello di San Vincenzo, hanno più legami di quanti ciascuno possa vedere sull’immediato. Stanno dentro una cornice che vede Forza Nuova nei seggi dei consigli comunali, vede Casa Pound presentarsi come lista elettorale, vedono giornali e giornalisti pronti a salire su questo vento di destra che spira forte in tutta Europa.
La nostra lista, Liberi e Uguali, si batterà perché questa tendenza non prenda piede, perché venga messa a tacere, perché l’antifascismo ritorni a riempire le piazze. E’ a quel sentimento antirazzista, democratico e egualitario che dobbiamo rendere omaggio.
E’ quel sentimento che ci ha dato la Costituzione, quella Costituzione che abbiamo difeso insieme a milioni di altri nell’ultimo Referendum.
Continuiamo ad averla come orizzonte di valori e come ispiratrice di comportamenti perché questo Paese diventi un Paese migliore.

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