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Damasco

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La bandiera LGBT combatte l’Isis

«Questi froci uccidono i fascisti». L’orgoglio ironico su uno striscione tra le macerie della guerra siriana saluta la nascita della prima unità combattente al mondo dichiaratamente LGBTQI+. The Queer Insurrection and Liberation Army (TQILA, leggi “tequila”) è un’unità formata da persone LGBTQI+ e da tutti coloro che vogliono eliminare il binarismo di genere, nonché portare…

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Aleppo, vivere con la morte

L’inviato speciale delle Nazioni Unite – Staffan de Mistura – ha detto che Aleppo a Natale potrebbe essere completamente distrutta, con migliaia di persone uccise come “un altra Srebrenica o un altro Rwanda“. Ha anche dichiarato che, pur di mettere fine ai bombardamenti dei russi e dell’aeronautica siriana, è pronto a recarsi personalmente ad Aleppo…

Syrian security forces inspect the site of a suicide attack at a police officer's club in the Masaken Barzeh district of the capital Damascus on February 9, 2016.    
The Syrian Observatory for Human Rights said about 20 people had also been wounded, adding that policemen were among the dead and injured.

 / AFP / LOUAI BESHARA        (Photo credit should read LOUAI BESHARA/AFP/Getty Images)

L’ultima possibilità di salvare la Siria

“L’ultima possibilità di salvare la Siria“. E’ l’esclamazione del segretario di Stato John Kerry alla definizione dell’accordo sul cessate il fuoco. Da marzo 2011, data di inizio del conflitto, ci sono stati numerosi tentativi per raggiungere una tregua: nel 2012 il piano di pace proposto dalla Lega araba e nel 2012, 2014 le conferenze di…

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Siria, catastrofe umanitaria senza precedenti

L’immagine del piccolo Omran pietrificato nel sedile dell’ambulanza, estratto ancora vivo dalle macerie di un palazzo colpito dai «barili bomba» è l’ultima di una serie di immagine simbolo della drammaticità della guerra civile siriana. A quella del piccolo Aylan, trovato morto sulla spiaggia si sono succedute, una dopo l’altra, numerose immagini di sofferenza e di…

L'esercito turco blocca il passaggio sul ponte sul Bosforo a Istanbul, 15 luglio 2016
Gokhan Tan/Getty Images)

La notte del colpo di stato in Turchia

I carri armati sono scesi per le strade ad Ankara e Istambul e jet F16 hanno sorvolano le città a bassa quota. Bloccati i media e i social network. lo stato maggiore delle forze armate turche ha annunciato di aver "preso il potere in Turchia per proteggere la democrazia e ristabilire i diritti civili".

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La Guerra alle porte d’Europa

Un'analisi di Massimiliano Fanni Canelles delle gravi conseguenze umanitarie causate dalla guerra civile in Siria tra il governo di Bashar al-Assad e le varie fazioni di ribelli con il coinvolgimento dello Stato Islamico e di al-Qaeda.