
Enrico Rossi: Minniti sbaglia. Noi argine al fascismo, manifesteremo sempre a testa alta
A tenere banco anche oggi i fatti di Macerata e le polemiche che ne sono seguite. Soprattutto sulla cancellzione della manifestazione antifascista in un primo tempo indetta per domani. Colpiscono le parole del Ministro degli Interni Marco Minniti.
“Non condivido le idee di Minniti“, scrive su Facebook il presidente della Toscana Enrico Rossi, esponente di Liberi e Uguali.
“Sull’immigrazione – spiega – si è finito per cedere alla cultura della destra peggiore e inseguendola si è prodotta davvero la “rottura democratica”. Perciò, se loro sono la “maggioranza silenziosa” noi di Liberi e Uguali siamo l’argine antifascista e antirazzista. Noi ci batteremo a testa alta e pubblicamente nelle piazze insieme ai tanti italiani che hanno a cuore gli ideali di uguaglianza e di democrazia. Era inevitabile che questo accadesse dopo avere sacrificato i diritti umani dei migranti:
– acconsentendo che si parlasse di invasione e alimentando paura e odio contro poveri derelitti
– mettendo all’indice le ONG che hanno salvato decine di migliaia di persone
– facendo accordi con le cosiddette autorità libiche cioè gli stessi mercanti di carne umana per bloccare le traversate che prima essi stessi organizzavano
– non avendo voluto occuparsi seriamente della sorte di centinaia di migliaia di persone nei campi di concentramento libici dove dominano violenza, stupri e condizioni disumane di vita
– avendo voluto riprendere in Italia l’allestimento i centri di detenzione per le espulsioni dei “clandestini”
– non avendo voluto mettere ai voti la legge sullo ius soli
– non avendo voluto cancellare la legge Bossi-Fini
– non volendo regolarizzare i migranti che, a causa della legge Bossi-Fini, senza permesso vivono e lavorano da anni nel nostro Paese.
Era inevitabile che si aprisse la strada ad un sentimento diffuso di razzismo su cui la destra neofascista ma anche berlusconiana si sono gettate per raccogliere voti. Ora ci sentiamo dire che le manifestazioni democratiche e antirazziste sono da evitare e che parlare di attentato terrorista e razzista a Macerata è eccessivo. Noi invece manifesteremo a testa alta sempre e dovunque contro il razzismo e il neofascismo. E non saremo soli”.
Pietro Grasso: in piazza contro fascismo, negare la manifestazione crea tensione
Pietro Grasso su Renzi che parla di atto razzista ma non di terrorismo: “Renzi non sa se quello di Macerata sia o meno terrorismo. Che differenza c’è tra un attacco con ordigni esplosivi e chi comincia a sparare all’impazzata per strada? Nessuna. Sparare contro persone inermi è terrorismo puro. Nel caso di Macerata, a sfondo razziale“.
Poi, ospite di Radio Anch’io, respinge le accuse sulla “sinistra divisa” a proposito della manifestazione di Macerata: “La sinistra non è spaccata“, alcuni hanno accolto l’invito del sindaco di Macerata “altri hanno ritenuto prevalente manifestare i valori dell’antifascismo e non cedere la piazza ai movimenti fascisti“. Grasso aggiunge che la piazza si può gestire “in modo ordinato, sicuro” e che “negandola si creano più tensioni“. I principi dell’antifascismo, ribadisce, “non possono essere messi indiscussione“.
“La sinistra – riprende l’argomento Grasso a Coffee Break su La7 – è unita nel dire no alla deriva fascista. Oggi ci saranno tutte le associazioni che si riuniranno per stabilire una data per una manifestazione nazionale“. Quanto alla manifestazione in programma per domani a Macerata “tutti i rappresentanti di LeU – chiarisce – sono liberi di manifestare dovunque ci sia un momento per dire no alla deriva fascista“. Per Grasso “bisogna dire con forza che l’antifascismo è valore fondante della nostra Costituzione. Va detto in modo forte e chiaro in tutte le sedi. Il ministro Delrio è giustamente preoccupato. Bisogna porre un argine fermo a tutte queste manifestazioni, non dimentichiamo i fatti di Como (l’irruzione di un gruppo di naziskin a una riunione di associazioni pro migranti, ndr). A questi segnali bisogna rispondere in modo forte, chiaro e immediato per dire no alla deriva fascista“.
Commentando, infine, le dichiarazioni di ieri di Salvini sull’incompatibilità tra Islam e Costituzione: “Nel nostro Paese non possono esserci distinzioni sulle religioni, ognuno deve poter esercitare il proprio culto e non farlo in maniera nascosta. Bisogna dare la possibilita’ di esercitare la propria religione, in luoghi che possano essere oggetto di controllo da parte dell’ordine pubblico“.