Yuri Ferrari

Se avete dubbi, superateli!

<Voi che siete fuori questa sala, voi che avete dubbi su questo percorso, superateli. Portate le vostre idee, portate il vostro sguardo: non abbiamo paura di guardare lontano, ben oltre il termine delle prossime elezioni e della prossima legislatura>. (Piero Grasso)

Ci siamo raccontati milioni di volte in questi ultimi mesi di come la sinistra si sia smarrita. Tra di noi abbiamo discusso delle cause di questo smarrimento e al tempo stesso della necessità di ricostruire la nostra casa, del nostro entusiasmo e della nostra amarezza nel lottare per un’idea di società e di politica diversa, che per molti di noi oggi sembra essere astratta. La passione ha costretto ognuno di noi (elettore, militante o dirigente) a elaborare una riflessione personale, un pensiero lungo sull’occorrenza e la competitività della sinistra oggi. Cuperlo ci ha addirittura scritto un libro (“Sinistra, e poi“, di Gianni Cuperlo, 2017 Donzelli).

Abbiamo osservato, commentato, criticato, ci siamo interrogati sul da farsi, e nel mentre qualcuno di noi ha agito. C’è chi ha fatto proprio quel vuoto. Quei valori mancanti e fondanti della democrazia, di come noi interpretiamo la funzione di un partito e di un governo, di un programma non identitario, ma di prospettiva.

Crediamo in un partito ed in un programma che metta gli ultimi della società come i primi a cui dedicarsi e rivolgersi. In un partito e in un programma che denunci e colpisca le diseguaglianze economiche e sociali di questo Paese.

Crediamo in una tassazione progressiva basata sul reddito, crediamo nella parità di genere, nel lavoro come dignità, quindi siamo contro la flessibilità, il precariato, contratti inadeguati, temporanei e lo sfruttamento, crediamo nel lavoro come perno centrale, fondamenta della vita democratica e quotidiana di ognuno di noi.

Per noi “ambiente” è la parola cardine del nostro secolo. I diritti civili sono questioni che non possiamo più rimandare per semplice convenienza elettorale. Testamento biologico e disposizioni sul fine-vita, diritto di cittadinanza, legalizzazione della cannabis, matrimonio egualitario, l’adozione per tutti, un reato di omofobia e un reato di tortura vero: sono le nostre battaglie.

Un welfare universale, una politica scolastica che metta al centro lo studente, che crei cultura, competenze ed entusiasmo, che sia giusta, eguale, per tutti. Crediamo negli Stati Uniti d’Europa.

Nella foto: Piero Grasso, leader di Liberi e Uguali

Insomma: “Un’alternativa all’indifferenza, alla rabbia inconcludente dei movimenti di protesta, alle favole bellissime mai realizzate che abbiamo sentito raccontare per decenni. Allora tocca a noi. Tocca a noi offrire una nuova casa a chi non si sente rappresentato“. (Piero Grasso)

E per tutto questo non c’è solo Pippo Civati, Nicola Fratoianni, Roberto Speranza e Piero Grasso. Non ci sono solo io, e tutti quei ragazzi che stanno costruendo il Movimento Giovanile della Sinistra, organizzando e strutturando su tutta Italia una proposta elettorale che ha come gambe e mente le nuove generazioni.

Ragazzi e ragazze che fanno politica a testa alta, con il sorriso, l’entusiasmo, la passione, con la consapevolezza di essere dalla parte giusta.

Per tutto questo ci siete anche voi. Voi che il 3 dicembre a Roma non eravate presenti, voi che forse avete guardato lo streaming dal computer di casa vostra, magari alla ricerca di qualcosa, magari solo per curiosità. Voi che se avete dubbi, superateli! Perché queste sono anche le vostre battaglie. Sono le battaglie di chi crede in una politica e in una società diversa, di chi crede e lotta per la sinistra, di chi crede in un mondo di liberi e uguali.

Ha detto bene Grasso, nel suo discorso: altri ne arriveranno. Ci sono lavoratori e giovani che hanno perso la fiducia nelle istituzioni, che non hanno il sentimento della lotta per una società più giusta, che hanno dimenticato o non sono consapevoli delle reali possibilità che ha chi lotta di cambiare questo Paese, di influire sul proprio futuro. Ci sono militanti che non credono nella nostra competitività e nella serietà dei soliti noti, e forse hanno anche ragione da vendere nel farlo, ma voi avete anche la possibilità di cancellare quella supposizione, avete la possibilità di partecipare ed influire su questa campagna elettorale, con noi, per costruire quel nuovo partito civico, progressista e di sinistra, e solo la creazione di quel partito, la conferma che non è un progetto che termina a marzo, può sradicare, sconfiggere quel presupposto. Dirigenti come Gianni Cuperlo, Laura Boldrini, Cesare Damiano, politici di rispetto e di valore, che aspettiamo a braccia aperte, fermi nell’inagibilità politica interna ed esterna dei movimenti di cui fanno parte. Impossibilitati dal costruire la propria idea politica, lottare per i propri sogni.

<La ricostruzione di un’idea di comunità e di paese e la costruzione di una soggettività politica in grado di accogliere, di organizzare la partecipazione popolare e insieme di dialogare, di comporre alleanze, di lottare per obbiettivi concreti e ideai, rafforzando il patto costituzionale, quello cioè di una Repubblica fondata sul lavoro. Sono convinto che questi sentimenti, questa cultura siano ancora vivi nel popolo del centrosinistra e mi pare che questi sentimenti non sono negati dal percorso nuovo avviato da chi ha invece deciso di uscire dal Pd>. (Alfredo Reichlin)

Portate il vostro sguardo su di noi.

Foto di copertina: Yuri Ferrari (secondo da sinistra) insieme ad altri giovani delegati all’assembela del 3 dicembre all’Atlantico di Roma che ha dato vita alla lista Liberi e Uguali

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