La sfida necessaria della sinistra riformista al governo Conte – Di Maio – Salvini e ai populismi
Nonostante il braccio di ferro sul ministro dell’Economia non ancora risolto tutto lascia intendere che nel fine settimana sabato o al più tardi domenica il Governo Conte-Di Maio-Salvini giurerà, segnando una significativa e altrettanto preoccupante politica. La domanda è a questo punto questa: la sinistra riformista sfiderà (si intende politicamente) il nuova governo e soprattutto…
Dopo le liste servono i partiti, e a sinistra c’è spazio per una formazione alla Corbyn
Non c’è dubbio che la non edificante vicenda della formazione delle liste ha dimostrato ancora una volta la fragilità del sistema politico italiano, frutto del fatto che i partiti sono sempre meno partiti e che quelli che li guidano (quasi sempre) sono contenti e profittano di questo stato di cose che favorisce il capo anche…
Enrico Marino: Le privatizzazioni degli anni Novanta, i sincretismi di Bad Godesberg e i limiti della socialdemocrazia
Enrico Marino, dottore di ricerca in filosofia, studioso di Lelio Basso (è autore del libro "Democrazia e rivoluzione socialista nel pensiero di Lelio Basso", Rubbettino Editore) e del pensiero democratico nell'Ottocento inizia la sua "battaglia delle idee" per L'Argine.
Fermi tutti, ragioniamo su cosa conta
Non ci lasceremo trascinare in nessun ipotetico bagno di sangue. Sosteniamo la piattaforma di un Signore (la maiuscola non è un refuso) che vuole confrontarsi e misurarsi sulla base di un progetto politico. Nessuna tattica, nessun tatticismo. Il Congresso non è per noi una petizione di principio. Ma di buon senso.
Se ci fosse un partito diverso
E’ prevista per i primi mesi del prossimo anno l’apertura della stagione congressuale del PD e, ad oggi, si confrontano due idee di partito e, quindi, di società. Una, renziana, è quella di un partito “scalabile” e oggetto di OPA politica a tutti i livelli, la cui offerta però è ancora indistinta, non essendo affatto…
Strasburgo apre le procedure anti Orban: spaccati il Ppe (Berlusconi è con l’ungherese) e i gialloverdi italiani (a guida leghista)
Con 448 sì, 197 no e 48 astenuti (ben più dei due terzi necessari) il Parlamento europeo ha accolto la richiesta della relatrice Judith Sargentin parlamentare dei Verdi olandesi di aprire le procedure per le sanzioni nei confronti del primo ministro ungherese Orban. Ogni decisione ora passa ai capi di governo e di Stato dei…