Il cambio di passo e di linguaggio di Art.1. Da chiarire il nodo Europa
Il documento “Una Nuova Proposta” ha segnato il cambio di passo e di linguaggio che invocavamo da mesi. D’un tratto, quasi inaspettatamente ormai, dopo mesi di frustrazione, si passa dalle formule astratte e politicistiche che a molti, quest’estate, hanno strozzato l’entusiasmo (vedi per tutte la chimerica ricostruzione del centrosinistra), alla esplicita aspirazione di voler “cambiare…
Bonus, Maastricht ed altre proposte balzane
In un articolo su questo giornale del 14 settembre scorso (La fervida fantasia del partito unico della spesa) parlai del partito unico della spesa pubblica presente in quasi tutte le parti politiche, impegnate in una sorta di gara a indebitare sempre più le generazioni future, a beneficio di quelle attuali, magari le più garantite. Il…
La fervida fantasia del partito unico della spesa
Nella campagna elettorale permanente prende vigore il partito unico della spesa. I politici fanno a gara per indebitare di più le generazioni future a beneficio delle attuali, spesso quelle più garantite. Il dibattito estivo è stato avviato da Matteo Renzi con la proposta del 2,99% di deficit per i prossimi 5 anni (rispettando a suo…
Luigi Vinci: Alla vigilia di una renziana svolta populista. Nove cose da fare
Dal monetarismo di destra neoliberale al neopopulismo europeo di destra: la metamorfosi in gestazione di Matteo Renzi. Alla quale va reagito in modo serio e adeguato Non mi pare che si stia prestando attenzione adeguata ai passaggi in corso negli orientamenti e nei comportamenti di Matteo Renzi: pesantemente attardati come siamo dal tentativo di…
Le Fondamenta non sono (state) il retrobottega della “sinistra”
Le fondamenta di un programma politico non sono (state) il retrobottega dei litigi della sinistra. Questo è il primo dato che emerge dalla Conferenza di Milano di Articolo Uno. Non a caso il clima che vi si respirava è stato perfettamente sintetizzato da De Angelis sull’Huffington Post nell’osservazione: “un popolo, uscito dal Pd, che vorrebbe…
Ciampi, uomo di Stato dalla tempra non comune
Stamane, a quasi 96 anni, è morto un grande uomo di Stato, Carlo Azeglio Ciampi. Livornese e laureato in lettere e filosofia alla “Normale” di Pisa, dopo la guerra, si laurea in giurisprudenza. Dopo l’8 settembre 1943, Ciampi rifiutò di aderire alla RSI, rifugiandosi, in Abruzzo, dove trovò il maestro Guido Calogero, condannato al confino.…
Sinistra: sconfitta che vien da lontano
Sconfitto al voto del 4 marzo, il Pd si è arroccato all’opposizione, smarrendosi nei braccio di ferro interni. E, forse, sperando in San Mattarella. Il colpo subito è in effetti da ko. Il 25% era l’asticella non di un successo ma di uno scongiurato fallimento. Ma il Pd non ha raggiunto neppure la “generosa” soglia…