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Erdogan

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Difendere Afrin. Un imperativo per la sinistra internazionale

Traduzione dell’articolo di Rosa Burç e Kerem Schamberger pubblicato su Jacobin Magazine con il titolo “Defending Afrin” (10 febbraio 2018). — Quando migliaia di persone si sono riunite ad Afrin per la processione funebre di Barin Kobani, una combattente dell’Unità curda di difesa delle donne (YPJ), il cui corpo senza vita è stato mutilato dai mercenari jihadisti…

Michele Del Grande

Rossi: “Liberiamo Gabriele, militante globale per i diritti degli ultimi”

Enrico Rossi: "Gabriele è un militante globale per i diritti degli ultimi, mosso dalla volontà di vedere le cose in prima persona. Ed è per chiedere l'immediata liberazione di questo coraggioso cittadino toscano che oggi pomeriggio sono stato in piazza S. Michele a Lucca, alla manifestazione indetta dal sindaco Tambellini"

Trump 21

Non c’è più posto per la comunicazione da cicisbei

Non sono un commentatore politico e sulla presidenza americana mi limito ad un appunto sul sistema di comunicazione che ha accompagnato la campagna elettorale. Trump ha parlato agli americani senza speranza e ha promesso loro che sarebbero stati di nuovo grandi. Poi si è girato verso chi invece la speranza se l’è ritagliata coi quattrini…

Syrian security forces inspect the site of a suicide attack at a police officer's club in the Masaken Barzeh district of the capital Damascus on February 9, 2016.    
The Syrian Observatory for Human Rights said about 20 people had also been wounded, adding that policemen were among the dead and injured.

 / AFP / LOUAI BESHARA        (Photo credit should read LOUAI BESHARA/AFP/Getty Images)

L’ultima possibilità di salvare la Siria

“L’ultima possibilità di salvare la Siria“. E’ l’esclamazione del segretario di Stato John Kerry alla definizione dell’accordo sul cessate il fuoco. Da marzo 2011, data di inizio del conflitto, ci sono stati numerosi tentativi per raggiungere una tregua: nel 2012 il piano di pace proposto dalla Lega araba e nel 2012, 2014 le conferenze di…

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Erdogan arringa la folla

Golpe fallito, Erdogan si rafforza

In Turchia fallisce il golpe militare. La gente scende in piazza e i soldati si ritirano. Il Paese è nel caos, almeno 90 morti e oltre 1500 golpisti arrestati e rimossi 5 generali e 29 colonnelli. Il potere sempre più assoluto del presidente Recep Tayyip Erdoğan ne esce rafforzato

L'esercito turco blocca il passaggio sul ponte sul Bosforo a Istanbul, 15 luglio 2016
Gokhan Tan/Getty Images)

La notte del colpo di stato in Turchia

I carri armati sono scesi per le strade ad Ankara e Istambul e jet F16 hanno sorvolano le città a bassa quota. Bloccati i media e i social network. lo stato maggiore delle forze armate turche ha annunciato di aver "preso il potere in Turchia per proteggere la democrazia e ristabilire i diritti civili".