L'Argine mondo

L’Argine mondo: Siria, il futuro “appeso a un filo”

DA ORIENTE A OCCIDENTE. GUERRA ED ECONOMIA.

Siria. Fallita la tregua. Questa notte ci sono stati nuovi bombardamenti su Aleppo, nelle zone in mano ai ribelli, che hanno fatto decine di morti. Continuano intanto i colloqui all’ONU. Il futuro della Siria è “appeso a un filo”. (Al Jazeera)

Stati Uniti. A Charlotte è stato dichiarato lo stato di emergenza dopo la seconda notte di scontri fra polizia e manifestanti. Gli scontri sono nati in seguito all’uccisione di Keith Lamont Scott, 43 anni e afroamericano, da parte di un poliziotto nero. (BBC News)

Iraq. Il Pentagono accusa Daesh di avere utilizzato armi chimiche contro le truppe statunitensi in Iraq. Un razzo lanciato il 20 settembre dalle milizie del sedicente Stato Islamico e atterrato nei pressi della base aerea di Qayara, vicino a Mosul, sembrerebbe contenere dell’iprite, il cosiddetto “gas mostarda”. (The Guardian)

Afghanistan. Il governo afghano ha firmato un accordo di pace con uno dei principali gruppi armati del paese (Hezb-i-Islami), guidato da Gulbuddin Hekmatyar. L’accordo, firmato oggi, rappresenta una vittoria simbolica per il presidente Ashraf Ghani, che sta lavorando per riprendere i colloqui di pace con i talebani. Hekmatyar, soprannominato “il macellaio di Kabul“, era un comandante anti-sovietico di spicco negli anni ’80, accusato dell’uccisione di migliaia di persone, in città, durante la guerra civile del 1992-1996. (Al Jazeera)

Migranti, Egitto. Sono morte almeno 43 persone nel naufragio, al largo della costa di Kafr al-Sheikh, di un’imbarcazione che trasportava circa 600 persone. 154 le persone messe in salvo dai soccorritori. (Al Jazeera)

MASSA E POTERE. DA SPONDA A SPONDA.

Spagna. Il leader socialista Pedro Sánchez difenderà di fronte al comitato federale del PSOE il suo “no” all’investitura di Rajoy e la sua decisione di formare un governo alternativo con Podemos e Ciudadanos. (El País)

 

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