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Rossi: “C’è un continuo scivolamento verso la discriminazione. Sta avvenendo l’inimmaginabile”

Mi pare che siamo dentro un certo spirito dei tempi e che c’è uno scivolamento, uno scostamento continuo dai diritti fondamentali, che nella nostra Costituzione sono stati previsti, e che vanno nel senso della discriminazione. Non si può continuare a fare politica sulla pelle della povera gente. Questo è da troppi anni che avviene e con questo governo di estrema destra nazionalista sta avvenendo l’inimmaginabile”.

Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, ai microfoni dell’emittente fiorentina Controradio.

La storia non si ripete mai, ma esistono delle assonanze – aggiunge Rossi – La discriminazione più grande che si è avuta in Italia è stata nel 1938. Si cominciò a dire che alcune persone non avevano diritti nelle scuole”. “Oggi chi è che a scuola non può più mangiare perché non può produrre la documentazione adeguata? – si è domandato il presidente facendo riferimento al caso di Lodi – Lo Stato ha il dovere di non discriminare bambini che arrivano dall’estero, che son figli di genitori immigrati, perchè questo è un errore e lede anche principi di uguaglianza costituzionale”.

Credo – spiega il Presidente della Toscanache l’Italia abbia anticorpi ma la politica deve fare la sua parte. L’attacco sui diritti è generale. Pensiamo a cosa accade sull’aborto. Abbiamo un ministro che vuol difendere la famiglia tradizionale. I diritti non sono mai dati e conquistati una volta per tutti e se si comincia a demolire l’edificio dei diritti si comincia da una parte e poi piano piano si prosegue”.
Salvini è un generatore automatico di immigrazione irregolare

Durante la conversazione, Enrico Rossi è tornato sul tema del governo dell’immigrazione. A proposito del Ministro dell’Interno Salvini: “Noi abbiamo al Ministero un grande generatore automatico di immigrazione irregolare. Ci sono in Italia 500mila immigrati irregolari, qualcuno dice 600mila. Il Ministro aveva promesso che li avrebbe riportati tutti nel paese di origine e poi ha detto ‘ma no scherzavo, perchè non è possibile, non ci ci si fa’. E adesso siamo, come già eravamo, a poche migliaia che vengono rimpatriati. Salvini aveva detto che su questi temi sarebbe stato duro, avrebbe chiuso le frontiere. Adesso si arrabbia perché i cosiddetti “Dublinati”, che hanno attraversato la frontiera, rientrano perchè gli altri paesi stanno alle regole di Dublino, che lo stesso Salvini non ha voluto cambiare”.

Mi sembra – dice Rossi – che Salvini avrebbe fatto bene a discutere al tavolo delle trattative su come regolarizzare la posizione di queste persone. Siamo davvero al punto di mantenere una massa di persone irregolari nel paese e persino a incrementarla. Pensiamo soltanto al fatto che se viene tolto il permesso di soggiorno umanitario vuol dire che un 25-30% di richiedenti asilo verrà buttato fuori dai programmi di protezione e sarà di nuovo irregolare. L’irregolarità crea una zona grigia, di non controllo, di non integrazione”. “Si crea – aggiunge – una massa di cittadini di serie B, di paria, una massa industriale anche di riserva che poi serve per lo sfruttamento nelle aziende, in agricoltura. Per carità ci sono imprenditori onestissimi che rispettano le leggi e i diritti dei propri dipendenti, ma c’è anche un’area diffusa di lavoro nero, di sfruttamento, senza diritti e senza riconoscimenti, che è emersa anche in Toscana da indagini della magistratura”.

Per il presidente Rossi, è chiara la ragione per cui si soffia sulla paura degli immigrati. “Perché serve a Salvini per continuare a sventolare lo spauracchio dell’immigrazione come l’origine di tutti i mali. Per individuare il capro espiatorio su cui esercitare la propria propaganda politica per acquisire consensi elettorali. Finché gli funziona Salvini continuerà a fare così”. “Fossi però nei panni di Salvini avrei qualche preoccupazione sugli sviluppi politici. Alla fine si scoprirà il trucco e alla fine queste persone saranno rimosse dai propri incarichi. Perchè questo è quello che semplicemente si meritano”.
Sinistra non sia timida e si opponga a questo spirito dei tempi

Per Rossi, spetta ai movimenti e ai partiti di sinistra il compito di opporsi a questo ‘spirito dei tempi’: “Se c’è una sinistra timida che non reagisce, che non chiama in piazza le persone, che non si schiera, Salvini avrà davanti una prateria. Anche al compagno Minniti bisogna ricordargli, come già dissi allora, che con i suoi provvedimenti si sarebbe aperta la strada a tutto ciò. E’ la destra, l’estrema destra della Lega, che ha i cavalli migliori per percorrere le praterie della diseguaglianza della discriminazione del mancato riconoscimento dei diritti umani”. “Noi, la sinistra – secondo Rossidobbiamo essere su questo terreno un vero e proprio argine, dare battaglia politica. Penso che nel mondo cattolico, nella sinistra, tra i giovani in particolare, sono in centinaia di migliaia disposti a scendere in piazza sull’idea che uomini e donne sono tutte uguali. È un’idea fondamentale che ha sempre animato la vita delle persone. Bisogna fare però opposizione, ferma, dura, democratica. Non fare sconti. La sinistra ha bisogno di recuperare una dimensione ideale. Credo che a sinistra bisogna anche superare le tante divisioni. Ci portiamo addosso tanti rancori, tanti bisticci. Ma abbiamo davanti una destra molto pericolosa e questa destra va contrastata. E’ chiaro che la sinistra deve mettere in campo il suo progetto di cambiamento, deve ricostruirlo, ma intanto ritroviamoci in piazza, intanto schieriamoci tutti e facciamo sentire la nostra voce. Perché si toccano valori fondamentali. Si comincia con i neri e poi si passa ad altri”.
5Stelle e Lega insieme al potere per interesse e per stessi valori. Non basta voce isolata di Fico

In chiusura dell’intervista il presidente della Regione Toscana si rivolge al Movimento 5 Stelle e ai suoi elettori: “Non so come le persone di sinistra possano riconoscersi nel Movimento 5 Stelle che non batte un colpo. Tutto iniziò quando Di Maio disse che le ONG che avevano le navi nel Mediterraneo erano i “taxi del mare”. Lì c’è stata la svolta. E da allora, a me pare, Movimento 5 Stelle e Lega stanno insieme. Stanno insieme al potere, per interesse, per i valori. Altrimenti qualcuno si farebbe sentire. Non basta la voce isolata di Fico. Noi bisogna anche dire ai 5Stelle: ma voi da che parte state rispetto a questo? Gli elettori dei 5Stelle non si sentono in qualche modo proni? Non si sentono di subire un’egemonia culturale quegli elettori che hanno votato i 5Stelle per un progetto di cambiamento”?

Foto in evidenza: Il Presidente della Toscana Enrico Rossi negli studi di Controradio

 

 

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