In una grande azienda metalmeccanica di Napoli, alle 12:30 otto operai aspettano il turno della mensa. Tutti – tutti – hanno gli occhi sullo smartphone, immersi nella loro bolla totalmente virtuale.
Se dovessi scegliere un’immagine simbolo per parlare di un Paese senza Sinistra, punterei decisamente sulla scena descritta. Perché senza sinistra sembra essere l’Italia, estensione dell’occidente, e prima di chiedersi in che modo questo afflato politico, sociale, umano possa tornare ad avere respiro bisognerebbe chiedersi se è necessaria ancora la Sinistra, oggi.
L’individualismo estremo a cui ci ha ridotto la perversa fusione tra i valori del neoliberismo e l’illimitato orizzonte della tecnologia ha radicalmente trasformato i sogni, le paure, le speranze e le necessità degli uomini. Che, come i lavoratori in pausa mensa, sembrano essenzialmente soli. Interconnessi col mondo, certo, ma da soli.
Anche solo 20 anni fa quei lavoratori in attesa del pranzo avrebbero parlato tra loro, magari delle condizioni di lavoro, o del futuro dell’azienda, o delle preoccupazioni per i figli. Avrebbero fisicamente interagito, avrebbero dato l’immagine reale di una classe sociale, di un gruppo accomunato dalle stesse fragilità e dalle stesse forze. Oggi quel mondo, un tempo rappresentato dalla Sinistra in svariate sue forme, non c’è più. Oggi non c’è più una classe da difendere, da rappresentare, da far sognare. Non ci sono più i diritti da conquistare, ma i bisogni da soddisfare. C’è l’Individuo che ha sostituito la Persona: la vera vittoria dell’ideologia neoliberista è stata questa. L’Individuo ha già tutte le libertà che gli servono, non vuole essere uguale agli altri, non sente affatto l’esigenza di fraternità. Con le nuove tecnologie, fini a sé stesse, possiede tutto ciò che può desiderare, e da Individuo si sta rapidamente trasformando in Atomo (a)sociale.
Se quindi la Sinistra vuole avere ancora un senso, nell’Italia e nell’occidente di quest’epoca ipercinetica, riprenda a volare alto: riprenda ad esigere l’impossibile. La Sinistra sogni un Uomo nuovo, anzi antico. Un Uomo che si ritrasformi da Atomo a Persona, e cioè in un attore sociale che preveda la sua realizzazione attraverso l’Altro, non contro l’Altro. La Sinistra abbandoni l’arrivismo, culturale, sociale, politico, quella teoria secondo la quale per raggiungere qualsiasi obiettivo non ci si fa scrupoli.
E abbandoni anche la retorica del merito, secondo la quale l’unico compito della Sinistra oggi sarebbe quello di dare a tutti pari opportunità al punto di partenza, e poi chi non ce la fa si arrangi. Quale prezzo si paga per arrivare primi, in quest’eterna competizione? Se lo è chiesto la Sinistra di questi decenni?
Nell’individualismo a cui la Sinistra non si è affatto opposta in questi anni c’è poco spazio per la responsabilità sociale delle aziende, dei lavoratori, degli impiegati. L’Ilva che inquina Taranto e che ricatta gli operai mettendo da un lato il lavoro e dall’ altro la salute non è figlia di questa società? Il dirigente che per raggiungere un obiettivo aziendale non si fa scrupoli a passare sopra ad altre persone non è vicino a noi? Non sono tutti, aziende e uomini, perennemente in competizione, da soli, senza curarsi delle conseguenze, perché questo è stato l’incessante messaggio che è passato in questi decenni? Competere per primeggiare, per essere più produttivi, più efficienti, più efficaci. Basta. Basta, basta. La Sinistra lo dica forte.
La Sinistra non ha più interlocutori con cui parlare. Deve ricreare un sogno, una visione, un nuovo racconto del mondo. Deve proporre un altro mondo. Non le basterà più “fare a cazzotti col capitalismo” come suggeriva Lombardi e come ripreso da Caldarola in questi giorni. Deve pensare ad un’altra umanità, in cui la tecnologia non sia un fine ma un mezzo, in cui le aziende non chiedano ai lavoratori di essere più produttivi ma più creativi, in cui ci sia spazio per la cura dell’altro, in cui il tempo sia una risorsa essenziale per il compimento di sé e non per il raggiungimento di un obiettivo.
La Sinistra deve trasformare gli Individui in Persone.
Solo dopo, a quelle Persone sarà in grado di parlare.