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Perché lasciamo il Partito Socialista francese e ci uniamo al movimento di Benoît Hamon, Génération.s

Francia. 300 responsabili dei Jeunes Socialistes si uniscono a Génération.s, il movimento di Benoît Hamon – uscito dal Partito Socialista il 1 luglio 2017. Di seguito vi proponiamo la traduzione del documento in cui annunciano la loro decisione.

Siamo militanti giovani socialisti e, anche se in politica come nella vita, le separazioni sono sempre difficili, scegliamo di lasciare il Partito Socialista per unirci a “Génération.s”.

 Ci siamo impegnati a difendere un ideale, pieno di speranza, con il desiderio di costruire un mondo più giusto e più solidale.

Siamo radicalmente ecologisti, radicalmente socialisti, radicalmente europei, radicalmente femministi, radicalmente democratici, e così radicalmente liberi di fare una scelta di impegno fedele alle nostre convinzioni. Oggi, scegliamo la fedeltà a questo ideale, piuttosto che a un partito. 

Siamo molto consapevoli della transizione del periodo politico. Il PS non esce da una sconfitta ordinaria. Il PS, dopo cinque anni di smentite e persino tradimenti dei suoi valori e impegni, non solo è stato punito, ma è stato sostituito. C’era da sperare di trovarsi nella condizione di fare un’analisi lucida di questo periodo politico, di questa lunga deriva liberista, in atto ormai dal 1983, della crisi della socialdemocrazia europea, della sua incapacità di attirare i soggetti di un mondo nuovo, di innovare e di sperimentare per ritrovare la via della trasformazione sociale ed ecologica. Ma questa ricognizione, questa introspezione, questo slancio, non ci sono stati.

Il Partito socialista nega quanto realmente accaduto.

Nega la realtà della sua politica e delle sue conseguenze per milioni di francesi, che spesso se ne sono fidati. Nega la realtà di una serie di risultati elettorali che di questa politica sono frutto, della sua sostituzione da parte di altre forze politiche e che s’iscrive in un contesto europeo. Nega la realtà della crisi della socialdemocrazia europea che collassa schiacciata dalle compromissioni con i liberali.

Lasciamo un partito che non produce più idee nuove, che ha rinunciato alle innovazioni emerse durante la campagna presidenziale come il reddito universale di sussistenza, e che non è più in grado di pensare al futuro. Al partito siamo stati fortemente legati e lì abbiamo molti amici e amiche, ma non scegliamo di utilizzarlo come strumento di militanza per comodità o per cinismo.

Che si tratti di giovani americani che combattono contro le armi, giovani polacchi che combattono per il diritto all’aborto, giovani olandesi che si impegnano per il cambiamento ecologico, giovani tedeschi che si oppongono alla grande coalizione liberale dei socialdemocratici, o ancora giovani austriaci che combattono l’alleanza dei socialdemocratici con l’estrema destra: dappertutto nel mondo, i giovani si impegnano per una sinistra rinnovata, a fronte di una socialdemocrazia al crepuscolo.

Pensiamo, come loro, che un’altra strada è possibile. Nessuna rassegnazione, nessun abbandono, vogliamo inventare un altro futuro, in Francia e in Europa. È per questo motivo che facciamo la scelta di impegnarci nel percorso europeo tracciato da Benoît Hamon e Yanis Varoufakis.

Torna la speranza

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Vogliamo confrontarci con la realtà, quella della nostra generazione, di milioni di giovani in Francia e in Europa che rifiutano l’assenza di alternativa, che vogliono resistere alle politiche liberiste e autoritarie, creare un futuro più vicino ai propri desideri.

Vogliamo contribuire a rispondere ai cambiamenti del lavoro con il Reddito Universale d’Esistenza, all’emergenza ecologica con l’uscita dal nucleare, alle disuguaglianze con la difesa e lo sviluppo dei servizi pubblici, all’aspirazione democratica con la VI Repubblica, all’emancipazione dei giovani con una rivoluzione pedagogica, e a tutte le altre sfide del nostro tempo.

Vogliamo ritrovare il respiro, la voglia di impegnarci per dei valori, per un futuro migliore, per un nuovo mondo. Vogliamo essere al centro delle lotte sociali, ambientali e democratiche che fanno ribollire la nostra generazione. Vogliamo ricostruire la Sinistra, esserne il cuore vivo, il cuore pulsante.

Ci uniamo, quindi, a Génération.s e alla sua rete di giovani che è organizzata e diffusa nelle università, nelle scuole superiori, tra i giovani attivisti di ​​questo Paese. Da mesi, dentro aule affollate, percepiamo l’attesa e la speranza suscitata dalle proposte di Benoît Hamon e Generation.s. Vogliamo portare lì la nostra energia, il nostro entusiasmo e la nostra ferma convinzione nella lotta per l’uguaglianza.

Un capitolo si chiude, ma la storia continua!

(Foto: Reuters)

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