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Enrico Rossi su vaccini, libera professione e fake news

Bella l’iniziativa di Nicola Zingaretti sulla libera professione che nel Lazio vuole consentire ai medici solo quando le liste d’attesa non sono troppo lunghe.
È un’iniziativa che in Toscana avevamo già preso anni fa per le chirurgie, addirittura imponendo la lista unica per gli interventi operatori. I risultati sono stati mediocri.
Anche per questo mi sono convinto che la via maestra è abolire, gradualmente, la libera professione.
Ho già pronta la proposta di legge che voglio presentare ai presidenti di regione e ai parlamentari. Mi auguro una risposta positiva.
Quando un cittadino si sente rispondere che a pagamento avrà la prestazione domani oppure che dovrà attendere mesi, tutti i nostri discorsi sul servizio sanitario nazionale pubblico universalistico e per tutti diventano pure giaculatorie ipocrite.
I medici e gli operatori del SSN fanno un lavoro difficile e duro che deve essere ben compensato.
Ma anche per loro, per la loro dignità, si deve quanto prima abolire la vergogna della libera professione. Come già avviene in tutta Europa.

Sui #vaccini sono il primo firmatario di una legge regionale, ora in discussione in Consiglio, che rende obbligatoria la vaccinazione per l’accesso agli asili nido e alle materne, sia per i vaccini obbligatori che per quelli raccomandati. Forse è la decisione più forte e radicale finora presa.
Ma il rischio è che queste come altre simili iniziative restino come “grida” manzoniane.
Sono consapevole, che l’applicazione di queste misure può risultare assai difficile se non ci sarà una adeguata educazione delle famiglie, prima di tutto delle puerpere nella fase di preparazione al parto e delle mamme nei nostri punti nascita.
Inoltre è essenziale il coinvolgimento dei pediatri. Siamo l’unico paese ad avere una pediatria tanto diffusa e tanto accessibile come diritto per tutti i bambini.
Le famiglie si fidano dei pediatri del SSN. Se vogliamo davvero fare le vaccinazioni è a loro che dobbiamo rivolgerci per coinvolgerli a pieno titolo e renderli protagonisti della salute dei loro piccoli assistiti.

Infine, in tempi di fake news sarebbe utilissimo che il ministero della sanità istituisse un monitoraggio dei siti che trattano problemi di salute e attribuisse un punteggio da esporre obbligatoriamente sulla pagine in base alla attendibilità scientifica.
Il principio per cui è scienza ciò che si realizza effettivamente nella materia ed è cura ciò che con evidenza produce effetti positivi sulla salute non può essere derogato. Altrimenti finiremo tutti per credere nelle scie chimiche.
Certo anche la scienza, come sappiamo, è sempre relativa e i suoi risultati possono essere falsificati e superati, ma sempre dentro un metodo scientifico e verificabile.

Per questo la conferenza stampa antivaccini del deputato Adriano Zaccagnini non può rappresentare il programma di una forza come #ArticoloUNO #MDP che ai principi della scienza ispira il suo dibattito, la sua visione della società e il suo impegno concreto.

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