Mirko_Tutino

Liberi e Uguali, la proposta di un piano verde per l’Italia

Non consegneremo ai nostri figli un’Italia migliore se proseguiremo sulla strada di questi anni: norme a favore di chi trivella i nostri mari, la promessa del ponte sullo stretto, leggi che non tutelano il suolo agricolo dal cemento, incentivi ad attività economiche inquinanti, riduzione dei trasferimenti al trasporto pubblico locale.

Liberi e Uguali propone in alternativa un “grande piano verde” capace di rendere il nostro paese sempre più simile alla parte avanzata dell’Europa.

Crediamo che l’Italia possa superare l’economia lineare per arrivare a quella circolare, pensiamo che sia necessario investire sull’efficienza energetica delle case, della mobilità, dei trasporti, vogliamo rendere il nostro paese dipendente al 100% da sole energie rinnovabili entro il 2050.

Questi obiettivi rimangono solo sulla carta se non si pretende una nuova fiscalità ambientale capace di spostare risorse da attività ad alta redditività ed elevato impatto ambientale ad interventi capaci di salvaguardare strutturalmente il nostro ecosistema.

Nel nostro programma immaginiamo la nascita di una “sala verde” in cui coinvolgere tutti gli attori istituzionali, associativi e privati capaci di pianificare una Strategia Energetica Nazionale per il prossimo decennio coerente con la strategia per il Clima al 2050.

Pensiamo a città piene di mezzi di trasporto elettrici, pensiamo ad una riorganizzazione della logistica che eviti lo spreco di viaggi per le merci, crediamo che si possa rendere più efficiente il trasporto pubblico che oggi vive la discrasia tra “il lusso” dei treni ad alta velocità ed il degrado dei mezzi su cui ogni mattina si spostano milioni di pendolari italiani.

La tutela dell’ecosistema è una forma di investimento sul futuro.

Tutelando il suolo agricolo ed evitando un suo utilizzo improprio, garantiamo anche per il futuro le nostre produzioni tipiche ed il nostro paesaggio. Le aree protette ed i parchi possono essere il veicolo con il quale si crea lavoro per tanti giovani nelle aree rurali e si promuovono le peculiarità locali nel resto d’Italia e nel mondo.

In questo senso devono essere pensate le bonifiche di grandi aree inquinante dai rifiuti o dalla presenza dell’amianto.

Mi permetto di proporre un’emergenza che riguarda il mio territorio: la qualità dell’aria nel bacino padano. Se sarò eletto deputato lavorerò ad una proposta di legge per risolvere uno dei principali problemi della nostra terra.

Una “legge speciale per il bacino padano” capace di attuare provvedimenti straordinari per risolvere in maniera strutturale il problema della qualità dell’aria. I blocchi delle auto concordati tra le regioni ed i comuni non bastano: bisogna lavorare sul trasporto di persone e merci, si devono dare regole alla logistica, servono risorse – e persone – per lavorare sulle reti di riscaldamento e sui poli inquinanti. Il Bacino Padano deve essere una priorità del paese e diventare, proprio perché l’emergenza è di portata continentale, la destinazione di fondi nazionali ed europei.
Le risorse possono essere trovate nei sussidi dannosi per l’ambiente e che oggi sono a carico della collettività oppure chiedendo alle multinazionali che hanno grandi utili su modelli di distribuzione delle merci non sostenibili, di pagare un dazio ambientale quando entrano nella pianura padana. Un primo effetto di questa legge sarebbe l’assunzione di 3000 tecnici ed esperti di vari ambiti (ambiente, diritto, pianificazione territoriale) che possano farsi carico di ciascun polo inquinante e possano, in accordo con gli enti locali e con le proprietà coinvolte, sviluppare progetti di riconversione sui quali far convergere finanziamenti pubblici e privati.
Su questi temi i governi che si sono susseguiti in questi anni non hanno mai adottato strategie coraggiose e risolutive.
Liberi e Uguali è nata anche per questo.

LEGGI ANCHE il programma di Liberi e Uguali (LeU) sull’ambiente

Nella foto di copertina: Mirko Tutino, assessore all’Ambiente del Comune di Reggio Emilia, candidato alla Camera dei Deputati nella lista di Liberi e Uguali (all’uninominale a Reggio Emilia e nella lista proporzionale dell’Emilia Ovest)

 

 

Commenti