Dopo l’Umbria, gli errori che il Pd e la sinistra non possono più commettere
Stamattina non si legge giornale o non si ascoltano commenti tv e radio che non si soffermino sul fatto che, come titola, per esempio, Repubblica , “C’era una volta l’Umbria rossa“. Prevalgono, per lo più, i commenti di soddisfazione, più o meno evidente, per la vittoria di Salvini e di Meloni, che ormai possono fare a…
Il tiro al bersaglio su Conte e quella strana simmetria tra piazza San Giovanni e la Leopolda
E’ stato un fine settimana politico nel quale tutti hanno provato a mostrare i muscoli: con l’obiettivo quasi dichiarato di mettere sotto scacco Conte e il suo Governo. Che questa fosse la ragione sociale della piazza romana di Salvini e Meloni , con il mesto inserimento di Berlusconi, era fuori discussione. Ma con quella piazza…
Siamo tutti più fragili
Guardando in televisione, con tanta indignazione e altrettanta rabbiosa amarezza, le immagini grottesche di alcuni parlamentari grillini che rottamavano poltrone di carta, ho pensato con tanta nostalgia ad un titolo di giornale di tanti e tanti anni fa. “Siamo tutti più liberi” dichiarava a tutta pagina l’ “Avanti!” su indicazione di Pietro Nenni. Ecco, pensavo,…
Qualche riflessione sul Conte 2: il Governo c’è con pregi e difetti, la politica non ancora
La soluzione che è stata data alla crisi di governo ha qualche pregio importante e rilevanti difetti e non ha ancora una prospettiva politica ben definita. Cominciamo dalle contraddizioni. Il nuovo Governo, che si basa su una maggioranza formata da Pd, Cinquestelle e Leu nasce con l’obbiettivo di una forte discontinuità nei confronti di quello…
Tutti togliattiani. Pure Renzi
Quindi il governo Conte bis pare proprio cosa (quasi) fatta. Certo, rimane l’incognita Rosseau – la piattaforma, non il filosofo – e il profondo malumore di Giggino Di Maio che oramai sta sulle balle anche a Beppe Grillo. A leggere ed ascoltare i primi commenti, soprattutto quelli di “sinistra”, sugli organi di informazione e sui…
Il socialismo può attendere. Per ora
Antefatto. Il 4 marzo 2018, in Italia la sinistra riceve un sonoro e dolorosissimo paliatone che non ha precedenti nella sua storia. Logica e buon senso politico vorrebbero che se ne discutesse un attimo, che si sfiorassero, se non è proprio possibile approfondirle, le cause. Invece, niente. E questi, come direbbe un procuratore in un…
Lucus a non lucendo
La Lucania, o Basilicata, deve probabilmente l’origine del suo nome alla frase latina “lucus a non lucendo” (bosco che non è illuminato). Questa perlomeno è l’ipotesi che Carlo Levi formulò nel suo “Cristo si è fermato ad Eboli”, e che in quella regione dimorò coattivamente per il confino di polizia a cui fu condannato dal…
Il peso del coraggio
“La sinistra riparta da Fiorella Mannoia”. Probabilmente questa esortazione manca nell’elenco delle possibili ripartenze della sinistra italiana, ma potrebbe essere quella giusta. Se come ha cantato a Sanremo, “Ognuno ha la sua schiena/ Per sopportare il peso di ogni scelta/ Il peso di ogni passo/ Il peso del coraggio”, questo peso dovrebbero sentirlo e farlo…
Il sindacato “necessario” per sfidare e battere la deriva populista. Buona la prima per Landini e gli altri. Ora tocca alla sinistra politica
I segnali che vengono dalla piazza di Cgil, Cisl e Uil sono largamente positivi. E non era affatto scontato che fosse così. Eppure in moltissimi (poco importa se duecentomila o più) hanno compostamente sfilato per Roma per sfidare il governo gialloverde e porre sul tavolo del governo la questioni delle sempre maggiori diseguaglianze e della…
Il centrosinistra verso le Europee con partiti deboli e leader incerti
Lunedì scorso su “Repubblica” Aldo Diamanti ha osservato che oggi la democrazia rappresentativa sta cambiando: i partiti sono deboli e così ci si avvia ad una democrazia di leader. I sintomi, in Italia più che altrove, ci sono tutti. Almeno a prima vista. Basta pensare alla Lega di Salvini e al movimento 5 Stelle di…
Manifesto Calenda, Rossi: «Sinistra sia consapevole della partita che si apre»
«Unità di socialisti, liberali, cattolici democratici e verdi è punto di partenza per una strategia comune, per una lotta che rinnovi i fondamenti della civiltà europea, mettendo al centro la questione sociale e il tema dell’eguaglianza, insieme a quello delle libertà e dell’unità dell’Europa»
Che ci serva la lezione
C’era una benché minima possibilità che, non dico si vincesse, ma si potesse raggiungere un risultato dignitoso alle regionali umbre? No, non c’era. E per più di un motivo. Innanzitutto la “questione morale”: si paga solo a sinistra. Nel nostro paese c’è una vasta area progressista, riformista e di ceto medio più o meno illuminato…