Bandiera_Sovietica_Berlino1

Europa vicina e lontana dal mio cuore

Quando ho appreso che il parlamento europeo ha votato, con il voto di tutto il Pd, una risoluzione che di fatto equipara il nazifascismo con il comunismo, compresa l’epopea della Liberazione, ho avuto un conato di vomito per la nausea. Vergognatevi. Andate a rileggervi Primo Levi, che in “Se questo è un uomo “ racconta quando vide apparire nella nebbia un soldato a cavallo con la stella rossa sul berretto scavalcare il reticolato di Auschivitz. Lasciò cadere la carriola che trasportava un cadavere e si tolse il berretto e con lui i sopravvissuti del lager. Oppure andate , con la vostra pingue diaria, a rendere omaggio a Mosca alla tomba di quell’oscuro soldato dell’Armata Rossa che in un bellissimo giorno di maggio del ’45 piantò la bandiera rossa sulle rovine dell’edificio più alto di Berlino. E infine, dopo aver reso omaggio anche ai ragazzi morti delle truppe alleate sbarcati in Normandia, fate un salto a Stalingrado, dove migliaia di ragazzi dell’Unione Sovietica sono morti per la nostra libertà. Quella fu la tomba del nazismo e l’inizio della liberazione.

E pensare che mi chiamo Tito. Non a caso, ovviamente.
Quando nacqui il babbo volle darmi proprio il nome del partigiano slavo che allora abitava l’immaginario di tutti i partigiani comunisti.
Era il 1945, c’eravamo appena liberati dei nazisti e dei fascisti e Tito, nome di battaglia del mio babbo , non aveva ancora rotto con Stalin. Era l’unico capo comunista ad aver unificato il suo paese in una federazione di stati partendo da una grande prova di identità nazionale: la resistenza armata all’occupazione nazista. Il solo capace di stare in mezzo ai suoi partigiani e di dividere con loro ogni sacrificio.

Facile oggi dire che il comunismo è stato anche Stalin o il Muro di Berlino e tanto altro, lo abbiamo detto in tanti e senza fare sconti a nessuno, ( personalmente ho dedicato a questo un intero libro ) avete tutto il diritto di dare un giudizio critico ma rispettate la verità storica. I liberali europei non mossero un dito per l’Anschluss (l’incorporamento dell’Austria nella Germania Nazista), tradirono la Cecoslovacchia organizzando la Conferenza di Monaco che ratificò l’annessione dei Sudeti (i rappresentanti cecoslovacchi non vennero fatti partecipare alle trattative) e ora questi ipocriti vogliono addossare al patto Molotov-Ribbentrop lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. La Storia non si usa. Ecco, potete essere critici ma solo dopo esservi tolto il cappello in omaggio a quei venti milioni di morti e alla loro idea di libertà. In fondo siete lì anche grazie a loro. E, soprattutto, come parlamentari europei , solenni ignoranti, studiando la storia vera di questa nostra Europa.

Foto in evidenza: La bandiera sovietica sul Reichstag di Berlino issata dai soldati dell’Armata Rossa il 1º maggio 1945

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