Santa Barbara1

Lo spettatore militante e la febbre populista

Il 4 dicembre sarà Santa Barbara. Protettrice di architetti, artiglieri, minatori, “muratori”, campanari e quanti altri rischiano una morte improvvisa. Il compagno repubblicano Stefano Folli oggi è lucido nell’analisi. Il premier rischia di essere percepito come parte di quel sistema contro cui si era scagliato agli esordi. Non si era mai vista insomma una rottamazione dall’alto, né una lotta di governo. Per adesso i sondaggi fotografano una situazione d’incertezza e manca un partito che tasta il polso alla base. Nel Pd crolla il tesseramento e si guarda alle urne dell’America Latina. Resta solo il leader a teatro con platee e piccionaie piene di spettatori plaudenti. Eppure basterebbe, per restare sul filodrammatico, pensare a Brecht che rendeva “attivo” lo spettatore. Caro leader, ti manca lo spettatore militante. Anche in Europa prevale lo slogan del faremo da soli: dall’andiamo a Ventotene al me ne infischio di Bratislava. Ancora Folli: “L’idea di Renzi è di recuperare voti referendari nelle fasce diffidenti verso l’Unione, ma è sempre pericoloso trasmettere un messaggio contraddittorio. Senza volerlo si rischia di fare il gioco dei veri populisti neonazionalisti”.

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