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Pablo Iglesias: “Siamo qui per sporcarci le mani e cambiare le cose governando”

Se per capirne qualcosa di più sul futuro governo spagnolo si dovrà attendere che anche la tornata elettorale del 26 maggio sia passata (i socialisti andranno da soli? Faranno l’accordo con Podemos?), una cosa sembra ormai certa: non ci sarà alcun patto con gli indipendentisti, nemmeno con quelli di sinistra.
Le trattative per l’Ufficio di Presidenza della Camera sono praticamente concluse: tre posti andranno ai socialisti, due a Unidas Podemos, due al PP e due a Ciudadanos. E basta, perché l’Ufficio di Presidenza, a differenza di altri organi parlamentari, non deve per forza rappresentare tutte le forze politiche che siedono nel Congresso. A portare avanti le negoziazioni c’erano la portavoce del PSOE, Adriana Lastra, il segretario generale del PP, Teodoro García-Egea, il segretario del gruppo parlamentare di Ciudadanos, Teodoro García-Egea e la portavoce di Unidas Podemos, Irene Montero.

L’obiettivo dei socialisti è avere la maggioranza in quest’organo, così da non rischiare brutte sorprese. E quella maggioranza la vogliono realizzare con Unidas Podemos: le due formazioni, infatti, insieme avrebbero cinque posti contro i quattro di PP e Ciudadanos. Con questa mossa, oltre a escludere il partito neofranchista VOX, il PSOE di fatto rinuncia anche ai voti dei partiti indipendentisti, con i quali si poteva arrivare a un accordo partendo da un posto nell’Ufficio di Presidenza. Sembra ormai improbabile che il partito di Pedro Sánchez punti ad avere il loro appoggio al momento della formazione del governo, ma è ancora presto per dire les jeux sont faits.

Intanto, Pablo Iglesias, leader di Podemos, pur non proferendo parola sulle negoziazioni in corso con Pedro Sánchez, si dice convinto che i loro partiti governeranno insieme. I due, in seguito al loro incontro alla Moncloa dello scorso 8 maggio (definito da entrambi “costruttivo” e “positivo”), hanno iniziato a utilizzare toni concilianti, da alleati. Insomma, si sono “messi d’accordo sul fatto che devono mettersi d’accordo”.
Il fine settimana appena trascorso, durante un comizio a sostegno di Ada Colau, ricandidata a sindaca di Barcellona, Iglesias ha parlato rivolgendosi sia ai socialisti che alla dissidenza interna. «Non siamo qui per stare comodi e protestare dai banchi del Parlamento. Siamo qui per sporcarci le mani e cambiare le cose governando..

Foto: Pablo Iglesias (AP)

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