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Enrico Rossi: “Un’alleanza necessaria per l’Europa e l’Italia”

Quello sotto, su campo rosso, è il simbolo dell’alleanza progressista dei socialisti e democratici al parlamento europeo. Non ha senso che si vada divisi.

Il tema è la ricostruzione della sinistra: è giusto dire le cose con chiarezza e assumersene le responsabilità.

Io penso che i compagni di Art 1, che non intendono seguire l’estrema sinistra di Rifondazione e di Potere al popolo, devono allearsi con il PD alle elezioni amministrative, quindi fare una scelta chiara in tutta Italia e anche nella mia regione, dove si vota in importanti città come Livorno, Prato e Firenze.
Ieri Zingaretti ha posto ad Art 1 il problema delle alleanze, riferendosi in modo esplicito alle tre città della mia regione. Io da tempo ho detto come la penso e cioè che allearsi con il PD alle amministrative è l’unica scelta possibile.
Credo che adesso sia necessaria una risposta al segretario del PD con un pronunciamento netto da parte dei vertici nazionali di Art 1.

Alle elezioni europee l’idea di una lista unitaria e aperta è, a mio avviso, ancora di più l’unica giusta; dopo la voglia di contarsi di +Europa e di Pizzarotti che si stanno assumendo una responsabilità non da poco.
Ipotizzare una propria lista da parte di Art. 1 è semplicemente sbagliato, perché si correrebbe il rischio di disperdere i voti e di non raggiungere la soglia necessaria per entrare nel parlamento europeo.
Io penso che PD e Art 1 devono mettersi d’accordo tenendo conto del fatto che già ora sono insieme nel gruppo ‘socialisti e democratici’.
Un richiamo a questo gruppo, scrivendo anche nel simbolo sulla scheda le parole ‘socialisti e domocratici’, non può certo dispiacere al PD, che di quel gruppo è componente fondamentale, e allo stesso tempo consentirebbe a molti di noi e a molti elettori di potersi riconoscere in uno schieramento europeo in cui il riferimento al socialismo è naturale e non è sentito come qualcosa da nascondere.
In ogni caso non esistono soluzioni B e il mio voto non andrà ad una lista che rischia di non raggiungere il 4 per cento.
Lo scontro politico alle elezioni europee è uno scontro epocale che chiama in causa i valori fondamentali della nostra civiltà democratica e della costruzione europea.
Sottovalutare la portata di questo scontro con proposte inadeguate è un grave errore politico che non può permettersi chi vuole impegnarsi a ricostruire una sinistra forte e popolare.

Occorre dare un messaggio di unità e di riscatto, evitando frammentazioni, divisioni e rancori che l’elettorato di sinistra non capirebbe e non sarebbe disposto a tollerare.

 

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