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Pd al 24%. Le elezioni europee per la sinistra meglio in Italia che nel resto dell’Europa. Avs supera agevolmente lo sbarramento.

Andiamo con ordine. L’onda nera questa volta si è sentita soprattutto nei grandi paesi europei. La fascista Marine Le Pen stravince in Francia al punto da costringere Macron a sciogliere l’assemblea nazionale e a portare il Paese al voto in tre settimane. Intanto in Germania a pagare pegno ad Afd è soprattutto la Spd. Insomma il populismo parafascista non è solo Orban e Meloni. Il tutto a tutto vantaggio di Putin oggi e di Trump (speriamo di no) a qualche mese. L’attacco della peggiore destra è al cuore dell’Europa e non solo.
Può sembrare, ma in questo quadro terrificante va meglio in Italia dove il PD di Elly Schlein segna un confortante 24 per cento. Arrancano invece i 5 stelle di Conte fermi a meno del 10 per cento. Un dato positivo è che Calenda e Renzi non superano lo sbarramento del 4 per cento, dimostrando che al centro l’elettore preferisce Taiani nonostante l’eredità infelice di Berlusconi. Spiace per la Bonino ma si chiarisce l’equivoca collocazione di Renzi e Calenda.
Dato positivo per il PD e, più in generale, per la sinistra è il successo della lista Verdi sinistra sul 7 per cento. Mentre Santoro con la sua lista sembra più velleitario che convincente.
Intanto, buone indicazioni vengono anche dagli exit pol negli enti locali. Insomma la sinistra a guida PD Schlein ha tenuto ed è andata anche oltre. Sarebbe importante che i partiti europeisti di sinistra ripartissero da qui per affrontare la brutta destra. Magari evocando il manifesto di Ventotene di Spinelli, Rossi e Colorni.

Foto in evidenza: Elly Schlein commenta il voto del Pd alle Europee 2024

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