In gioco per far posto agli esclusi
Domenica è risorta la speranza. Il socialismo non è un “cane morto”, ma fonte d’ispirazione ideale per affrontare le sfide del nostro tempo. Su questa base un gruppo di valorosi compagni ha deciso responsabilmente e razionalmente di separare i propri destini da quelli di un partito trasfigurato dal leaderismo e dall’ossessione post-ideologica. Non è una…
Prove tecniche per il partito renziano
Renzi ha “autocriticato” gli elettori che non hanno capito il suo governo. Per sé e per la sua sua squadra ha riservato solo la responsabilità di non aver spiegato bene le meraviglie di quello che ha fatto in mille giorni. La cosa più singolare è che tutti i giornali hanno titolato sull’autocritica di Renzi solo…
Dopo Renzi: un pacificatore nel Pd che si opponga ai “signori della guerra”
Chi vuole pacificare non deve presentarsi a mani nude, non deve essere chiamato da un signore della guerra, deve contrapporsi a tutti i signori della guerra. Se il Pd vuole la pace subito, sarà più facile. Ma prima o poi, chi vorrà la pace sarà maggioranza e allora verrà il tempo nuovo.
Se ci fosse un partito diverso
E’ prevista per i primi mesi del prossimo anno l’apertura della stagione congressuale del PD e, ad oggi, si confrontano due idee di partito e, quindi, di società. Una, renziana, è quella di un partito “scalabile” e oggetto di OPA politica a tutti i livelli, la cui offerta però è ancora indistinta, non essendo affatto…
La “follia” di un leader
La Direzione Pd di ieri sarà ricordata come il momento politico della follia di un leader. Le opposizioni hanno avanzato proposte ragionevoli e, con Rossi, una piattaforma che potrebbe essere la base di un governo della sinistra che vuole contendere voti e consenso ai populisti. Renzi ha scelto la solita strada.